Parte dell’affresco del “cubiculum” della Casa del Centenario, Pompei. Foto di W. Rieger |
Io vorrei un mondo dove la
prostituzione sia finalmente superata, a tutti i livelli, ma questi sono solo sogni personali, e
non posso modificare la realtà o eliminare la mitologia stessa di un mestiere di origini
antiche, nobili e squallide allo stesso tempo.
Da giovane sono andato pure io,
una sola volta sola, a cercare una prostituta. Mi pesava non avere nessuna
esperienza nel campo, e, come tante cose che ho fatto in vita mia, l’ho
programmata scientificamente, con i miei pochi mezzi ovviamente, ma ho
realizzato questo incontro, lontano dai miei luoghi abituali, per evitare di
essere visto da amici o conoscenti e finire in una barzelletta nei tipici
racconti da bar.
Dopo tanti anni la
barzelletta mi interessa molto meno, ho perso quel tipo di piccolo mondo, ma mi è rimasta l’esperienza umana, quella si. E' conficcata nella memoria l’emozione, l’attesa del nuovo, l’odore, la mia
irriducibile aria da incapace di successo.
L’incontro non poteva
svolgersi in auto, non mi fidavo molto di questa soluzione. L’unica possibilità
per me era in un piccolo albergo ad ore, con un po’ più di spazio e di tempo,
oltre che di sicurezza.
Alla fine non ricordo più il
volto di questa donna, che si è mostrata paziente ed a suo modo sensibile, disponibile
probabilmente oltre il normale. Aveva un aspetto non appariscente, l’avevo
scelta per quello, ma bella, quello si, secondo il mio concetto di bellezza,
non intimidatoria né sciatta, una donna che di giorno avrebbe potuto svolgere
molte attività, una che mi sarei soffermato a spiare per qualche attimo, o forse no, se si fosse mimetizzata.
Solitamente però, quando un
uomo cerca una prostituta, lo fa con uno scopo ben chiaro. Ecco, quello, io
pensavo, era pure il mio. Ed invece no. Non è stato così. Per farla breve non
mi è riuscito di concludere nulla, ho fatto una figura da dimenticare, cosa che ai
maschietti talvolta capita, ma che nessuno quasi mai ammette. Lei mi ha
aiutato, in molti modi, ma ha dovuto cedere, non certo per colpa sua. Mi ha detto chiaramente che
io non avevo bisogno di una cosa così, ma di un rapporto diverso, e mi ha dato
una lezione di vita che altrimenti nessuna o nessuno mi avrebbe dato.
Si, provo ammirazione per le
prostitute, e rispetto. E sopporto sempre meno molti degli uomini che vanno con
loro e poi le disprezzano, incapaci di umanità, di senso del limite, disposti
solo a sfruttare il loro potere, non a cercare di capire le altre persone.
Silvano C.©( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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