lunedì 6 maggio 2013

Sono un diversamente credente

Non sono un credente, ma un diversamente credente, e mi interessano i temi etici, come ad esempio il controllo delle nascite.

Rifiuto la definizione di non credente perché la ritengo fuorviante, a tutto beneficio di chi si ritiene portatore di una visione superiore alla mia sul piano morale.
Io non mi ritengo superiore a nessuno invece, non porto alcuna Verità indiscutibile, porto solo le mie idee, sicuramente non solo “mie”, perché condivise anche da molti altri, ma idee che sono destinate a modificarsi di fronte alla realtà dei fatti e del progresso delle conoscenze. A volte anche dopo una discussione.

Mi auguro di essere lontano da ogni integralismo religioso o non religioso.
Poiché vivo in Italia mi scontro con una diversa visione della vita, portata dalla Chiesa Cattolica. In tema di: aborto, contraccezione, eutanasia, divorzio, droghe leggere, prostituzione, morale che si insinua nella legislazione (confondendo peccato con reato), scuole private cattoliche, beni della Chiesa sul territorio nazionale, e così via io non condivido la posizione dei credenti tradizionali.

Trovo strana ad esempio la negazione sia dell’aborto, come è regolato dalla legge 104, sia di ogni forma moderna di contraccezione.
Potrebbe anche essere corretto, come chiede la Chiesa, ridurre il numero di aborti, alla sola condizione però di facilitare in ogni modo l’educazione sessuale nelle scuole, di fare corsi per giovani o per famiglie dove insegnare l’uso della pillola o del preservativo, di pubblicizzare e favorire l’uso dei metodi anticoncezionali, di togliere l’alone di peccato da ogni manifestazione legata al sesso, anche tra adulti consenzienti e senza altre pretese di “giudicare”.
Questo invece non avviene, ed il preservativo è combattuto, senza una logica chiara, anche quando potrebbe essere una barriera alla diffusione di patologie epidemiche.
Quindi trovo contraddittorio che la Chiesa dica contemporaneamente NO anticoncezionali e No aborto. Anche perché è la maggioranza dei cattolici che non rispetta il primo dei due divieti.

Tra le altre cose che non ritengo corrette nella visione di un credente osservante è l'idea che vede la donna sempre e comunque sottomessa all'uomo, che nella gerarchia ecclesiastica la limita ad un ruolo marginale, che le affida il ruolo di madre e con questo un posto preciso nella società, che non accetta nella donna una indipendenza pari a quella di cui gode l'uomo.
                                                                                                           Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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