Nessuno credo possa dire con
assoluta certezza quali emozioni e motivazioni vive una coppia che decide di
vivere assieme o di separarsi.
Sicuramente non io, che non
sono psicologo né ho esperienze particolari dovute al mio lavoro, e l’unica
conoscenza che possiedo mi deriva dalla mia vita stessa.
Mi colpisce sempre
l’inusuale, e una relazione che dura dodici anni e finisce perché si è detto o
fatto tutto, cioè si è raggiunta la perfezione, decisamente è fuori dai miei
schemi mentali.
Nel 1988 Marina Abramovic e
Ulay con la loro ultima performance,The Lovers, partirono a piedi dai due
estremi della Grande Muraglia Cinese, si incontrarono a metà strada dopo 3 mesi
e si dissero addio. Entrambi avevano camminato per 2500 km.
Pure in un romanzo recente
di Chiara Gamberale è raccontata una situazione simile, strane coincidenze.
Eppure dovrei saperlo che
nulla è strano, che ognuno si crea una gabbia per viverci liberamente, e che
per molti è la vita stessa l’unica opera d’arte, se mai è possibile definirci
tutti artisti.
In fondo sono tante le cose
che non capisco, perché stupirmi quindi?
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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