Da solo o con qualcun altro non ho in programma alcun ritorno nella bellissima Venezia che iniziai a vedere coi miei in un modo che recentemente viene definito mordi e fuggi. Ma dico, mordi e fuggi cosa? Cosa mordo se ogni cosa costa un capitale, anche un semplice panino. Coi miei era normale andare, fare un breve giro e poi tornare a casa. Da Ferrara a Venezia si impiegava poco in auto, e al massimo si comprava un piccolo oggetto economico in vetro, a Murano. Poi sono venuti anni nei quali siamo andati assieme. Prima però ci andai una volta, ti avevo appena conosciuta e non fosti invitata dal gruppo che aveva invitato pure me. Non sai quante volte poi ho pensato a quei due giorni. Assieme però, dopo, ce la siamo goduta un po' di più. Abbiamo trascorso un fine settimana con due pernottamenti in una piccola pensione umida sulla Giudecca e non era neppure inverno. Abbiamo anche pranzato fuori, cercando posti caratteristici e non per turisti. Vabbè, molti lo fanno. Il Danieli costava troppo, e altri locali non erano alla nostra portata ma ci siamo stati. Ci ho pure accompagnato un paio di classi, e una volta, in piazza San Marco, a momenti perdevo un’alunna. Per fortuna ritrovata un quarto d’ora dopo. Venezia però rimane Venezia, e senza di te, sinceramente, è triste. Aznavour lo sapeva, e pure io ora lo penso, e non mi va di rivedere una Venezia triste. Per lui era triste per un motivo un po' diverso dal mio, e lui c’era anche tornato. Io invece no. Ciao, Viz, se succederà ci torneremo assieme.
Silvano C.©
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