Ci stiamo preparando per la prossima avventura, raccogliamo quello che potrebbe servire, ci documentiamo, mettiamo da parte i consigli ricevuti per tutti gli errori evitati in passato e ne cerchiamo di nuovi e affidabili per le giuste scelte ancora da fare. Compriamo, rubiamo quello che non possiamo avere in altro modo, copiamo da tutti senza ammetterlo mai perché siamo convinti di poter avere ancora un’esperienza unica dietro l’angolo, solo per noi, esclusiva ed escludente. Alla fine arriveremo, ne siamo certi, ma il premio sarà la solitudine perché gli esclusi, se noi li cercheremo ancora, ci diranno che siamo noi che non li abbiamo più cercati da quel certo momento in poi, che non chiamavano per non disturbare, che sarebbero stati felici anche solo di sentire la nostra voce. Ci serviranno zaini e grosse borse, contenitori di ogni genere, valige e bauli, forse addirittura depositi dove accumulare attrezzi e derrate alimentari a lunga conservazione, libri e abbigliamento per ogni stagione, letti pieghevoli e tende da gonfiare, paracadute e barche. E una quantità notevole di risparmi, pronti in vari paesi perché la destinazione finale non ci è ancora nota. Cose digitali il meno possibile, poca elettronica, meglio il legno del silicio, e pure scorte di fiammiferi. Dove andremo? Abbiamo già spiegato che ci stiamo preparando ma non lo sappiamo. E quanti siamo? Siamo solo io, quanti credi che possiamo mai essere, sempre e solo io. Io che faccio compagnia a me stesso, dopo aver perduto un’altra amica che a volte mi rimproverava e a volte mi capiva. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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