Tra i morti sembrava morta pure lei, una piccola piantina portata e poi dimenticata, mai più innaffiata e che, con l’inizio dell’estate torrida, aveva cominciato a seccarsi. Mi sono detto che in fondo mi costava poco darle ogni giorno un po' d’acqua, giusto per vedere cosa succedeva. Ed alla fine è successo. Dalla base del piccolo fusticino ramificato e ormai definitivamente secco sono spuntate piccole foglioline verdi, e la piantina ha deciso che era il caso di approfittare di me e della mia generosità gratuita e senza impegno. Già lo facevo con i gatti, che avevano imparato a riconoscermi e pur mantenendo le distanze mi aspettavano e qualcosa riuscivano ad ottenere per cambiare e integrare la loro dieta povera di gatti liberi e randagi. Poi, uno dopo l’altro, sono tutti spariti. È scomparso il primo, oltre un anno fa. E ne sono scomparsi altri due, pochi mesi fa. Non ne so più nulla e immagino il peggio. Sono felice se ho loro regalato qualche minuto di sollievo, di piccolo o grande piacere, ma ormai è finita. La piantina invece, ora, prova a rivivere una seconda vita. Chi l’ha portata l’ha dimenticata, abbandonata. Io che ci passo ogni giorno salvo poche eccezioni posso aiutarla. È poco, potrei fare di meglio e cose più importanti nella vita. Per ora penso anche a quella piantina. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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