Ci sono giorni estivi nei quali, da alcuni anni, mi attendo il
peggio. Per fortuna molte volte l’attesa è per nulla e le previsioni
meteorologiche sono sempre meno attendibili tuttavia, quando si avvicina un
temporale, molta della mia attenzione rimane su possibili fenomeni anche
violenti. Prima non era così. Il temporale arrivava, magari con tuoni, fulmini,
vento forte, pioggia e anche grandine, ma tutto mi sembrava normale, e poi il
sereno che ne seguiva era una rinascita. Durante alcuni temporali mi addormentavo
oppure leggevo tranquillamente un libro. Se capitava di essere in vacanza,
quando ero ragazzino, guardavo chi si poteva permettere abiti più eleganti per
il fresco e si godeva la pioggia dalle verande degli alberghi che per me
significavano una ricchezza e un benessere che invidiavo. Altri tempi, finiti
per sempre. Abiti eleganti estivi ne ho avuti pochissimi, e pure nei momenti
sbagliati. Quando venne il momento giusto degli abiti eleganti non
m’interessavano per nulla, era altro che attirava la mia attenzione. Chi ci
teneva ancora lo guardavo ma mi rendevo conto che non faceva per me, e lasciavo
che ognuno seguisse il proprio essere e come apparire. A volte coglievo la
comicità di certe scelte, a volte sono stato cattivo con alcune mie
osservazioni, un modo forse per ricambiare critiche precedenti ricevute da
altri, come se le colpe di qualcuno debbano ricadere su chi non ne ha
responsabilità. Pure questo ho capito dopo, con mio grande sollievo. Ora so che
dopo ogni temporale torna il sereno esattamente come dopo alcune scelte
sbagliate si cerca di rimediare e magari ci si riesce. Provo paura nell’attesa
dell’ignoto e sollievo quando tutto è passato. Questo è. Ciao, Viz.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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