lunedì 1 aprile 2024

Dal Vermentino al Müller-Thurgau

Dalla Sardegna al Trentino con amore, senza mai scordare l’Emilia-Romagna, l’Alto Adige, la Toscana e l’Umbria, la Puglia e la Calabria, e poi la Francia e l’Austria, la Corsica, la Grecia e Creta, la Slovenia, la Croazia, il Portogallo con la Spagna, l’Olanda e la Danimarca, la Germania e mille altri luoghi piccoli e grandi. E poi tutto quanto non abbiamo visto assieme e non vedrò mai, ché il desiderio di vedere altro, di spostarmi fisicamente intendo, cala con l’avanzare degli anni. Chi mi spinge ad andare altrove se non puoi venire, e perché non andarci invece con te nei modi che ora mi sono concessi, anche se alcuni potrebbero deridermi per questo? E i modi li conosco bene, non serve che prenda lezioni per impararne di nuovi. Posso persino volare da un continente all’altro, oppure fermarmi in piccoli paesi del Veneto, poco più a nord del Po. Ricordi quella villa in costruzione coi suoi particolari camini? È da anni ormai che l’hanno ultimata e oggi si vede sempre meno passandoci poco distante perché sono cresciuti gli alberi nel piccolo parco che la circonda. Tutto muta, inesorabilmente e instancabilmente. Sembra veramente che un giocatore gigantesco e invisibile si diverta a spostare pezzi e a cambiarli, distrugga e ricostruisca, faccia crescere vegetazione o scuota la terra per vedere cosa resta dopo la scossa. Vorrei che questo gigante, aiutato da Gabriele arcangelo, difendesse i luoghi con le persone che ci vivono, ponesse fine alle guerre innalzando barriere invisibili in grado di fermare proiettili e bombe lanciate da lontano. Se potessi offrirei Vermentino, Müller-Thurgau, birra o qualsiasi altra bevanda per far assopire, annegandoli nell’alcol, gli odi e le manie di grandezza assassine che muovono alcuni ai danni di troppi altri. Vorrei ubriacarmi con te, questo lo farei volentieri, ma un solo calice di Müller-Thurgau non basta sicuramente, anche se ieri mi è stato sufficiente, non volevo esagerare. Ieri era il giorno di Pasqua e oggi è il primo di aprile. Poco da aggiungere se non che la tua assenza è rumorosa, e se non parli tu ci penso io. Sorridimi Viz, era ed è festa. 

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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