Restiamo nell’aria dopo lo scoppio della bomba, fatichiamo a realizzare
Lentamente, portati dal vento, dissolti e pur pensanti, capiamo il dopo
Chi ha premuto il pulsante, chi ha dato l’ordine, vive ancora o no ma, prima di ogni altra domanda, perché?
Adesso in effetti ci è chiara la stupida intelligenza che decidemmo di chiamare sapiente, le sue contraddizioni, la bellezza sublime e la tragedia, come se potessimo competere con la Natura, con vulcani terrestri e scontri celesti.
Arriverò, sto arrivando. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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