domenica 30 aprile 2023

Lete

Non esiste la soluzione accettabile, non è possibile scegliere quella che mi farebbe più comodo, più giusta e magari consolante. Davanti al mutamento mi arrocco e poi non so che altro fare. Aspetto, ma così non risolvo nulla, semplicemente posticipo e intanto mi abituo all’idea. L’ipotesi di creare un museo è irrealizzabile, sarebbe troppo personale e non avrebbe visitatori. Se penso a Bassani e alla sua famosa casa con la magnolia in via Cisterna del Follo a Ferrara mi cadono le braccia. Neppure la sua casa ha avuto l’onore di diventare una casa museo, e Bassani è stato il massimo scrittore di Ferrara del XX secolo che ha reso noto al mondo il giardino mai esistito dove immaginava vivessero i Finzi Contini. No, neppure lui, e noi chi siamo al suo confronto? Ma perché la memoria non smette di mandarmi immagini che richiamano il dolore, in modo automatico, attivando una specie di circolo virtuoso che apre o chiude al bisogno gli interruttori giusti? Non mi va di farlo con un atto di volontà esplicito, sarebbe una sorta di tradimento, di mancanza di riconoscenza ed amore. Sicuramente sbaglio, è evidente, ci sono altri modi, ma non li conosco. Il tempo che passa sembra incattivirsi e diventare meno sopportabile. Forse rincretinire è una delle possibilità, cadere in una delle tante patologie legate al ricordo ed all’età avanzata, ma il solo pensarlo evidenzia che stupido effettivamente lo sono già. E vabbè, Viz, andrà come deve andare.

                                                                                                     Silvano C.©   
            (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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