Poco alla volta ho capito che vedo solo ciò che mi interessa e se non lo trovo subito finisce magari che me lo invento. È una questione di scelta, alla fine, non necessariamente di interesse perché gli interessi mutano con le stagioni della vita mentre le scelte prevedono un atto di volontà e possono superare la precarietà. Anche la rinuncia è una scelta. Un’altra cosa che ho capito, e che non so quanto sia generalizzabile, è che tendo a voler vedere quansi ovunque problemi, difficoltà o cose che non vanno, e se cerco non di rado trovo. Ora quanto è oggettiva questa visione che mi creo del mondo? Non ne ho la più pallida idea. Il solo pensiero di poter indirizzare diversamente la mia mente e quindi di dedicarmi ad altro che non sia il mestiere di preoccuparmi dovrebbe essermi di aiuto. Devo smettere di cercare alcune cose ed iniziare a cercarne altre. O forse devo solo aspettare che ritorni il bel tempo. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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