Torna la stagione dei fiori spontanei che colorano i bordi delle strade e i prati o le aree verdi attorno a casa. Spuntano nuovi ogni giorno. Alcuni hanno una vita brevissima e altri durano di più. E poi ci sono i fiori sugli alberi e sugli arbusti. Ci fu un breve tempo nel quale andammo con alcuni libri in giro per cercarli e identificarli, e quei libri li conservo. Conservo quasi ogni cosa mi sia possibile mantenere, sapendo che sbaglio. Nei momenti di perdita mi aggrappo ancor di più a quello che è andato perché era giusto che andasse, che venisse trasferito ad altro proprietario. Tra il buonsenso dell’accettare è il rifiuto insensato della realtà non c’è partita, sono perdente per scelta e destino. Il viale dei maggiociondoli è sparito, il nostro posto delle fragole è dimenticato, le piante grasse di tuo padre non so che fine hanno fatto mentre so bene cosa è successo all’albero di fico che dava fastidio alla porta dell’allora garage di mio padre. Mi resta qualche fiore tra i libri, una rosa e altri fiori in piccoli quadretti, i fiori ci sono ancora come allora. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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