La conoscevo ma non abbastanza perché non ci teneva a farsi avvicinare troppo.
Ad essere sincero non ho mai pensato di invitarla a venire a trovarmi a Rovereto, magari mentre venivano altri e facendosi dare un passaggio.
La incontravo a casa dei miei, ed era discreta.
Qualche carezza senza secondi fini, quella sì.
Sembrava star bene, e ad un certo punto non l’ho più vista.
Era la gatta che aveva scelto di stare con i miei, viveva libera e andava in giro dove le piaceva. Ed ora mi manca lei, mi mancano i miei e mi manca la casa. Tutto questo tu lo sai, ma io ho bisogno ogni tanto di pensarci per non perderne la memoria. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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