Cosa sia il vero dolore non lo so, intendo quello con l’iniziale maiuscola, assoluto. Ricostruendo spezzoni di quanto ho vissuto so soltanto quello che presumo di aver capito soggettivamente, e alla fine della faccenda arrivo persino a rimpiangere alcuni di quei momenti, che quindi vero dolore non furono. C’è stato un periodo nel quale il mio fisico reagiva alle sfide senza tradirmi e i malesseri esistenziali, che pure mi pesavano in modo notevole, sapevo rimuoverli, isolarli escludendo il mondo e successivamente superarli. Se vivevo male mi bastava sospendere per un po' la vita e limitarmi alla facciata sopravvivendo. Non era una soluzione ideale ma aiutava nell’attesa non sapendo che altro fare ed evitandomi di affrontare la cosa in modo sbagliato, come alla fine sono pur stato costretto a fare. La faccenda è che non rimpiango quando stavo fisicamente bene ma piuttosto gli altri momenti, quando però avevo qualcuno vicino che mi aiutava. Per assurdo vorrei tornare a star male come allora, non come adesso. Rimpiango il mio dolore insomma, e in parte anche il tuo, ma di tuo mi mancano maggiormente il sorriso e i momenti belli. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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