Di Mostar non posso scordare quel ponte che non esiste più. Lo hanno fatto crollare e anni dopo ricostruito, ma non è più lo stesso. È una copia immagino perfetta di quello che era, magari anche più solida e sicura, ma non è il ponte sul quale camminammo noi troppi anni fa. Molte delle sue pietre sono originali ma non è il ponte dei nostri anni ottanta.
Siamo tornati a Mostar non so quante volte assieme, rivivendo quei giorni, e ci siamo tornati anche dopo che tu te ne sei andata. In effetti è tutto naturale, logico, conseguente. Tra poco anche la mia ombra potrà camminare nuovamente con te su quel ponte, se le sarà concesso. Non oso far previsioni. Non ho desiderio di andare a rivedere le fotografie. Non voglio recuperare il passato ma solo mantenerlo vivo, per ciò che ricordo. E quello che dimentico verrebbe comunque dimenticato, nessuna pietà per le mie debolezze. Arrivederci Viz.
Silvano C.©
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