giovedì 25 agosto 2022

L’assente

Al vien c’al par c’al vaga (viene che sembra stia andando via, dicevano di un mio docente universitario nativo della valle di Non)

Non è che ne sia particolarmente orgoglioso ma so brillare d’assenze. Manco a momenti importanti e irripetibili, momenti che in parte mi sono stati raccontati, momenti essenziali ai quali non ero presente. Magari ero solo uscito per andare in bagno, magari ero salito appena sveglio al piano di sopra per tornare poco dopo, magari pensavo che non sarebbe successo proprio in quel momento. Ora so, lo so, lo voglio credere, devo credere che tu stia sorridendo. So di essere stato assente quando sarebbe bastato poco per esserci, saper prevedere, non distrarmi. E in qualche caso non l’ho fatto. Ci sono stato tante volte, è sottinteso, ma non sempre. Ecco, solo questo Viz. Tu sai esattamente a cosa mi riferisco, conosci le mie debolezze e le hai nascoste pure a me, come se non le avessi. E non ho alcuna possibilità di riparare a certe assenze ma solo di giocare coi pesi della bilancia e guardare dove pende il piatto. In questo caso la misura è soggettiva, legata alla memoria, da una parte le cose fatte o fatte bene dall’altra quelle non fatte o fatte male. Mi piacerebbe sentire ancora la tua voce, sarei più tranquillo.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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