giovedì 4 agosto 2022

Finché morte…

Quella formula di rito inventata, che si sente solo in alcuni film e che nessuno pronuncia mai durante le cerimonie di matrimonio perché non è prevista, cioè “finché morte non vi separi”, è una solenne stupidaggine. Ci potevano separare certe mie idiozie e la nostra volontà, non la morte. La Signora in effetti non credo abbia mai avuto tale intenzione anche se la sua azione non mi è piaciuta. Ho visto i miei genitori uniti, ho visto mio padre perdere mia madre e poi andare con regolarità in Certosa a trovarla, esattamente in quel loculo che aveva acqustato senza limiti di tempo, perché anni fa questo era ancora possibile, ed ora è mio. Ho visto con i miei occhi che la morte non li aveva separati, ed ora sono di nuovo assieme. Ha un senso tutto questo? Ne dubito. Tu sei ancora qui? Se mi parli ti sento, se non mi parli non ti sento, e se mi parli come posso dire che sei tu? Non so rispondere. Che io ti pensi significa che siamo uniti? Neppure questo posso dire, solo che ancora non so toccare le cose alle quali tenevi. E domani cosa succerà? Magari finirà tutto e nessuno me lo ha detto esplicitamente. O meglio, qualcuno me lo ha detto ma qualcun altro no. E in ogni caso non so a chi credere. Prima o poi ci rivedremo. Ciao Viz.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

 

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