venerdì 1 aprile 2016

Ranae ad Solem




Vicini furis celebres vidit nuptias
Aesopus, et continuo narrare incipit.

Uxorem quondam Sol cum vellet ducere,
clamorem ranae sustulere ad sidera.
Convicio permotus quaerit Iuppiter
causam querellae. Quaedam tum stagni incola
«Nunc»,  inquit,  «omnes unus exurit lacus,
cogitque miseras arida sede emori.
Quidnam futurum est si crearit liberos?»
                            (Phaedrus)


Il blog è mio, ma non è ovviamente mio il testo, in latino. Mi piace però, come favola, ed è per questo che l’ho scelta.                                                                          Silvano C.©   

(La riproduzione in questo caso non è riservata e non c'è nessun problema se non si cita il blog come fonte. Non credo infatti di potermi paragonare a Fedro, o ad Esopo. Ogni limite ha un suo ego.)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana