martedì 29 marzo 2016

l'elenco del telefono





All’inizio era per pochi. Era sottile, pochi nomi, niente pagine gialle e tutti stavano assieme. Solitamente appartenere al club degli eletti era indice di condizione economica come minimo accettabile (1).  

Poi iniziò una crisi di crescita, durata molti anni, con una situazione di monopolio che produceva elenchi confrontabili, in certe città, a enciclopedie in più volumi. Ci si stava dentro tutti, praticamente tutti, ed era un modo rapido per recuperare l’indirizzo e pochi altri dati personali di ogni italiano. Sorgevano problemi solo quando si trattava di trovare una persona che aveva il telefono, in famiglia, ma questo non era intestato a lei, come ad esempio capitava di solito alle mogli casalinghe.

Quella stagione fu relativamente lunga, coincise con la fine degli effetti del boom economico, col periodo delle stragi dei terroristi, con un mutamento nazionale enorme ed iniziò a mostrare vaghi segni di stanchezza solo con i primi telefoni cellulari. Poco a poco crebbero le persone raggiungibili anche in modi alternativi al vecchio telefono fisso, cioè con altri numeri non in elenco. Il libro però meritava ancora rispetto e rimaneva di notevole spessore.

Poi la caduta libera. Alcuni scelsero di abbandonare la rete fissa, il prezzo dei cellulari e dei relativi contratti divenne sempre più popolare ed ora, a guardare un elenco telefonico viene la tristezza. Sembra di essere tra i sopravvissuti dell’affondamento del Titanic, ancora tenuti a galla dalle poche scialuppe di salvataggio. L’oggi tutti lo vedono, ed è quest’attività frenetica di rinnovamento sempre più veloce, è la riduzione quasi a semplice inserto del vecchio e caro elenco del telefono, è un superare un mondo per andare verso un altro. In effetti sono ottimista. Siamo già nell’altro mondo, ed io sono obsoleto come un antico reperto nuragico (2).  Oggi sono entrato nel negozio di un operatore telefonico, due davanti da me avevano una pratica infinita, ma ho aspettato un buon quarto d’ora. Poi è entrata una donna. Tutta tranquilla, dopo pochi minuti ha chiesto un’informazione, ed io ho fatto notare che stavo aspettando da tempo il mio turno. Breve spiegazione dell’unico responsabile e nuova attesa. Poi è lui a dirmi che ci sono due minuti liberi, e che se voglio dirgli… Io ci provo, ovviamente. Gli mostro il mio cellulare ottimo ma datato, e lui: “Mi spiace, ma quello non usa l’UMTS…i nostri prodotti sono solo per l’UMTS…”. Bene. Ho espresso il concetto. Nulla da aggiungere.


Note
(1)      Io i primi tempi ne venni escluso.
(2)      Capito mi hai?

                                                                                                        Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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