lunedì 4 aprile 2016

la noia




Disteso al sole, nulla di urgente da fare, solo evitare di scottarmi, e malgrado questo finire tanto arrossato, poi, da non poter mettere una maglietta sulle spalle senza sentire un certo fastidio.
Guardarmi attorno, godere delle bellezze al bagno e non al bagno, ricamarci in modo irriferibile, e, quando la stanchezza di non far nulla diventa insostenibile mi sacrifico, e vado verso l’acqua velocemente per non ustionarmi i piedi.
È piacevole star fermo, poi, dove si tocca appena, ascoltando un po’ lontane le voci che arrivano dalla spiaggia, come brusio di sottofondo, neppure spiacevole.
Se immergo la testa vedo azzurro, tutto azzurro. In ogni direzione mi perdo, e lasciandomi cadere resto a galleggiare, trattenendo il respiro ed osservando un granchio che mi ha visto e vuole allontanarsi.
Io invece non ho alcuna intenzione di allontanarmi, e non ho la percezione del tempo. Il mezzogiorno dipende solo dal mio senso della fame. Potrebbe essere tra mezz’ora o tra diciotto nuvole. Ma le nuvole passano in modo irregolare, e sono poche, oltre che piccole. Non ci si può fare affidamento.
Il tempo come si potrebbe calcolare con una clessidra a sabbia dove la sabbia è tanta, ma è pure sotto il livello dell’acqua? Certo che sono problemi.
E poi mi guardo i piedi, affondare un po’, sono convinto di avere bei piedi, e pure belle gambe, forse i polpacci potrebbero essere un po’ più grossi, ma non è che poi mi interessi molto, ora, in questo momento preciso.
Ho la netta sensazione che tutto funzioni come deve, che il cuore sia regolare, che i muscoli rispondano perfettamente, e, malgrado non sia mai stato un atleta, non ho nulla di cui lamentarmi.
Cerco di non pensare a nulla, e in certi attimi ho persino l’impressione di riuscirci.
E poi?
E poi quel tempo diventa una fotografia, io non sono più immerso nel blu, ci sono state nel frattempo molte rivoluzioni (intese come moto terrestre attorno al Sole) e, accidenti, non mi annoio più.

                                                                                                        Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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