Tutto
può l’amore, tranne i miracoli, esaudire i sogni impossibili, o cambiare ciò
che è già scritto (dove esattamente non saprei, è un modo di dire fatalista).
Che ciò sia un bene od un male non è dato sapere, come non è detto che salvare
un uomo che annega sia utile ai fini di ciò che avverrà nel futuro che non
conosciamo ancora. Salvare un assassino che poi ucciderà molte persone non è positivo,
ma quando si vede qualcuno che annega, e si può tentare di salvarlo, avendone
la possibilità, come si può non farlo?
Gli
universi paralleli sono una bellissima utopia fantascientifica, e le vite che
potrebbero seguire una via oppure l’altra, ammessa tale eventualità, sono pur
sempre vite diverse. La mia vita insomma (o la tua) potrebbe anche prendere
migliaia, milioni di vie alternative. Ogni mia decisione, oppure ogni
avvenimento che mi tocca risultare un innesco di futuri diversi. Resta tuttavia
il fatto che ognuno di questi diversi futuri contemporanei, se esistono, sarebbero
slegati, non intercambiabili. Nell’ipotesi che in una delle ipotetiche mie vite
io fossi già morto dieci anni fa, ad esempio, quel mio io sarebbe morto e
basta, e neppure se ne renderebbe conto. Del resto è certamente così; una
simile, anzi, milioni di eventualità simili esistono già, se si accetta
l’assunto dei modi paralleli. La cosa appare discutibile, comunque la si voglia
vedere, ma mi fermo nel riflettere su questo aspetto, è pura fantascienza.
Qui
ed ora è ciò che abbiamo, e di questo fa parte tutto il nostro mondo, ogni
persona che è in contatto con noi, e pure il nostro passato, inteso come storia
non come uno dei passati possibili dei quali dicevo prima. Tutto può l’amore,
quindi, ma con alcuni limiti, perché in ogni caso alla fine occorre piegarsi e
perdere. Le prove evidenti le ho avute, ed ho iniziato a riconoscerle. Credo
sia questo che rende i giovani tanto pronti a credere o ad illudersi, a seguire
raccontastorie e imbonitori moderni. Ed è sempre questo che invita tanti vecchi
a rivedere un’intera filosofia di vita per cedere all’indefinibile.
Nei
momenti di passaggio, o quando questi sembra che si stiano avvicinando, si è
più vulnerabili ed instabili. Si vedono nuove prospettive, o si accettano
condizioni prima neppure prese in considerazione. Del resto esiste un solo modo
sicuro e garantito per non avere problemi: non vivere. Avere una vita lunga è
felice è un augurio che mi sento di fare a tutti. Avere semplicemente una vita
lunga no, la lunghezza può essere una fatica, una sofferenza, un peso difficile
da portare avanti, e non è necessariamente un regalo, per nessuno.
Per
qualcuno la vita è un dono. Inatteso, inaspettato, non richiesto né voluto, ma
sempre un dono. Magari è così, non sono in grado di smentire l’affermazione, mi
mancano troppe variabili per esprimere un parere fondato. Forse non avrò mai
tutte le variabili a disposizione, e resterà uno dei tanti misteri insoluti,
almeno per me.
Tutto può l’amore
Accettare la sua assenza
Le contraddizioni e le negazioni
Rifiutare l’evidente
Preparare ciò che deve
Smussare ostacoli
Travolgere ostacoli
Essere frainteso
Sparire e ritornare
Sacrificare
Scordare il dolore
Rimuovere e rinsaldare
Assumere forme impreviste
Tentare miracoli ed impossibile
Cambiare il destino
Far restare umani
Con i limiti e le paure
che non vanno via
Tutto può l’amore
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
l'amore non trattiene la vita, ma può mantenere la vita. #ricordi
RispondiEliminaE da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell’amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l’ho baciato un giorno.
Bertolt Brecht