Non
mi è ben chiaro il perché, ma sono costretto a seguire un amico in campagna. Il
paesaggio è quello della pianura, con rare case ed un terreno violentato dalle
ruspe e dalle grosse macchine movimento terra. Credo di esserci già passato, in
un posto simile, quando, molto tempo fa sono capitato in una zona dove si
cercavano idrocarburi, ma ora tutto appare gigantesco.
La
cosa che ad un certo punto mi colpisce sono le zolle sollevate da un immenso
aratro, che non vedo, ma che sono altre vari metri. Non credo ai miei occhi,
eppure sono lì, e quasi avverto l’odore del fango lucido che inizia a seccarsi
al sole.
Non
dobbiamo fermarci in questo punto però, ma andare più avanti a trovare un
gruppo di studio. Il mio amico credo debba dare una consulenza ad un professore
universitario che si trova accanto ad una idrovora con il suo gruppo di
studenti. L’ingresso a quest’area è severamente vietato agli estranei, tuttavia
nessuno ci ha fermati sino ad ora, e non ho visto alcuna recinzione. Con la sua
auto, sobbalzando sulla strada sterrata e piena di buche, alla fine arriviamo a
destinazione e scendiamo. Lui si avvicina subito al docente, ed io, nell’attesa
che lui svolga il suo lavoro, mi guardo attorno. Dal punto dove ci troviamo
vedo il canale che parte dall’idrovora e prosegue diritto sino a perdersi, in
lontananza. Cerco di non dar fastidio a nessuno, ma uno studente mi nota, e si
avvicina. Mi vuol spiegare lo scopo della loro attività sul posto, e mi parla
di microorganismi acquatici importanti per non so quale motivo. Gli dico che
sono un biologo, e da quel momento non capisco più nemmeno una parola di quello
che continua a dirmi. Che strano. Sembra quasi che abbia iniziato a parlare un’altra
lingua.
Intanto
mi rendo conto che quel posto così riservato e con accesso vietato, con tanto
di cartelli molto espliciti ai confini dell’area, in realtà è frequentato anche
da un gruppetto di personaggi strani, che mi ricordano un po’ la comitiva
eterogena della copertina di un disco di Battisti: Il nostro caro Angelo. Non sono
uguali, no, ma l’impressione iniziale è quella. Sto ancora ascoltando lo studente che
dice cose incomprensibili quando una ragazza, nel gruppo stravaccato per terra,
ai limiti della strada, si alza e mi volta la schiena. Indossa la
parte sopra del costume da bagno, ma non quella sotto. Bene, mi dico, ma dove sono
capitato esattamente?
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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