Sii
lieto di ciò che hai, sii felice della tua sorte.
Altra
non ne avrai, quella è tutta la tua ricchezza.
A pochi è data una vita facile, felice, lunga
il giusto e senza grandi dolori. Non è neppure detto che ognuno la possa avere
imitando la via seguita da altri. Prima di tutto con alcuni di noi la natura è
avara, matrigna e non madre. Ci usa per i suoi esperimenti, anche per una sua
fantasia balzana, donandoci strane malattie, deformazioni assurde, incidenti
che non abbiamo cercato o pochissimi anni da vivere. Alcuni neppure nascono, ma
vengono fermati prima ancora di vedere la luce del giorno.
Non so giudicare né arrivare a conclusioni.
Sembra che siano aperte varie interpretazioni di questa realtà, e le risposte
ai perché che possono emergere, che è normale emergano, non sono nelle mie
possibilità.
Passeggiare in un bosco fa sentire in sintonia
col mondo intero, se la stagione è bella e la situazione è favorevole a questo
stato d’animo. Eppure basta poco perché tutto muti. Se ci si ferma ad osservare
un capriolo ed è stagione di caccia la calma interiore che si è raggiunta in
quel bosco può terminare con un colpo di fucile. E lo stesso avviene se si
riflette su come vive il lupo, o l’orso, o il cane selvatico che si confonde
col lupo. La preda del lupo sarà felice di essere il pasto del predatore? Io lo
sarei se quella sorte toccasse a me? Non penso che il lupo sia cattivo, e che
nessun predatore lo sia, ma che mi sbrani un animale buono o uno cattivo alla
fine per me poco conta. Devo essere quindi felice di tutto questo?
Forse sì, però. La vita è strana, indefinibile,
assurda e meravigliosa. Da una caduta ci si alza, si guarda il ginocchio
sbucciato, e si ricomincia a correre. Da una giornata nera ci si ritrova, che è
ormai notte, a guardare il cielo, immenso, irraggiungibile se non con la poesia
e la fantasia, e alcuni pensieri virano, vanno altrove. Il non sapere rende
possibile, e il possibile è il regalo. Si può passare da uno stato d’animo ad
un altro, si può. Si può leggere di erotismo e capire che il limite si può
superare, tenendosi per mano, rischiando assieme, senza rete di sicurezza. E il
confine tra sesso sporco e amore puro si sposta verso l’orizzonte, si confonde,
si scioglie in una nuova primavera. Potrei farmi sbranare ora? È quello il
senso?
Forse il senso è non cercare il senso, avere
quello che si ha, anche la sfortuna, assieme alla fortuna, e non riflettere
troppo, camminando nel bosco. Si può anche diventare amici di un lupo, credo, pure
lui cerca l’amicizia.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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