giovedì 19 novembre 2015

la famosa ma dimenticata rivoluzione degli scacchi sui Pirenei




L’amazzone (non si era dovuta tagliare il seno per diventarlo, e se avesse potuto avrebbe tagliato qualcosa d’altro) si alzò dopo la sua meditazione mattutina e ricapitolò mentalmente le sue azioni delle prossime ore.

Alle 13 precise Nigel era morto, nel giardino di casa sua, e in tasca dei pantaloni, come unico messaggio dell’assassina, aveva una donna nera.
Andreina, intanto, con calma si recava alla fermata dei trasporti pubblici, si sedeva tranquilla sulla panchina ed attendeva leggendo la bibbia scritta da Valerie.

Andreina era notoriamente un’integralista esagitata ma capace di molta freddezza, utile in certe fasi, un po’ difficile da gestire in altre. In quella fase era utile, e le compagne sopportavano le sue arie da primadonna. Non erano in molte infatti per realizzare il loro disegno, ed ogni elemento era indispensabile, ciascuna diventava una risorsa irrinunciabile. Non erano in molte ma neppure in poche. La Vella non sarebbe più stata "la vecchia", ma sarebbe diventata la prima, e dopo ne sarebbero arrivate altre.
Lei aveva eliminato, in poco più di tre mesi, alcuni dei più grandi giocatori di scacchi al mondo. Contemporaneamente aveva iniziato a diffondersi per vie mediatiche il messaggio che definiva la donna non sacrificabile. Erano state le scritte sui muri, tracciate da altre mani anonime, a far nascere e poi crescere una sorta di psicosi collettiva ed un grande interesse su chi stava dietro a quelle morti e a quelle scritte.

Quando presero il potere, con un colpo di stato in piena regola, i due Paesi confinanti vennero presi in contropiede, ed entrambi, all’inizio, preferirono non intervenire direttamente in quello che definirono come atto violento ed inqualificabile ma compiuto in un principato straniero e sovrano. Quindi sia Spagna che Francia condannarono ma rimasero a guardare, in attesa di capire come muoversi correttamente.

Il nome del principato venne mutato, e così la sua bandiera. Non più Andorra, ma LPR, Libre País de Reina (Libera Terra della Regina), e per regina si intendeva la donna degli scacchi, non una vera e neoproclamata sovrana.
Il potere venne equamente suddiviso nel gruppo ristretto di fondatrici del movimento che aveva realizzato l’impresa, 14 in tutto, Andreina compresa. La loro idea era quella di una repubblica matriarcale, dove ogni decisione sarebbe stata presa da donne, ed ogni punto chiave dello stato controllato da una donna.

La strana intuizione di partire dalle regole degli scacchi per riscrivere i rapporti tra uomo e donna era nata molti anni prima ad una bambina, durante un’attività ricreativa in un pomeriggio scolastico. Lei stava seguendo con altri coetanei un corso di scacchi quando le venne insegnata la regola che la donna, o regina, è il pezzo più potente sulla scacchiera, ma che è sacrificabile, se bisogna difendere il re o vincere la partita.
Quella bambina, Michelle, era cresciuta, e poco a poco aveva iniziato a pensare che la donna non è sacrificabile per nulla, ed aveva cominciato a convincere qualcun'altra. Aveva capacità comunicative non comuni, e sapeva ottenere l’approvazione anche di donne insospettabili, che iniziarono, talvolta segretamente, a sostenerla.
La proclamazione della Libera Terra fu quindi solo la conclusione di un percorso iniziato molto tempo prima, e la morte di tanti scacchisti un sacrificio necessario per affermare un principio di base indiscutibile.

L’avventura durò solo quarantun giorni però, ed il sogno delle donne di avere un Paese dal quale partire per rivoluzionare il mondo si rivelò prematuro, o velleitario. Quando Andreina dichiarò che era lei la responsabile di tanti omicidi già in parte il silenzio dell’informazione aveva iniziato a calare sul piccolo Paese, e quando poi mostrò in piazza, ridotto alla gogna, il sospetto aggressore di una ragazzina minacciando di impalarlo vivo, come avveniva nel medioevo con le streghe, non prima di averlo evirato pubblicamente, scattarono le forze speciali spagnole e francesi che ripresero il controllo di Andorra in meno di 30 minuti.

L’azione però fu mantenuta segreta, nessun giornale o televisione riuscì a diffondere le notizie, e la stessa rete fu oscurata e censurata. I testimoni vennero minacciati di gravi conseguenze se avessero tradito l’ordine di tacere, le donne vennero catturate e fatte sparire, e tutto questo non accadde mai.

Infatti, se ora effettui una ricerca in rete, sicuramente vedrai che Valerie Solanas ha scritto un noto manifesto, che Andorra è sui Pirenei, che Nigel Short è vivo e vegeto e che, negli scacchi, è il re il pezzo più importante.
E, dimenticavo, troverai pure la famosa sequenza di foto che ritrae Marcel Duchamp e la modella Eva Babitz mentre giocano a scacchi; lui completamente concentrato sulla partita e lei completamente nuda.

                                                                                                        Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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