Socrate nella cesta nella commedia Le nuvole di Aristofane. Stampa del XVI secolo |
Ho un’idea strana, un po’ balzana, per certi versi pure
sbagliata, ma ogni tanto mi torna alla mente e mi piace, forse perché mi offre giustificazioni
o scuse, cioè è un alibi per quanto non ho fatto.
Mi dico che quella tal persona ha potuto approfondire un
certo tema grazie alla sua fortuna, non solo in virtù delle sue capacità,
che non intendo mettere in discussione, dando per scontato che a certi livelli
si arriva solo se si posseggono i mezzi intellettuali e la forza per saperli
sfruttare, senza disperdersi o sprecare il proprio tempo.
A volte insomma mi fingo che il mondo sia solo di coloro che
nascono con mezzi economici, che si possono permettere di dedicarsi alla loro
arte o alla loro passione esclusivamente grazie a quanti li sollevano da
incombenze volgari e comuni come andare per uffici, cucinare, tenere in ordine
la casa, fare la spesa, rammendare, lavare e quant’altro.
In parte è vero, è ovvio, e per alcuni è certamente così. Ma
non credo per tutti. Non è possibile pensare che lo sia per tutti. La genialità
emerge anche tra chi nasce povero, apparentemente destinato a scomparire senza
lasciare nulla a chi verrà dopo.
In certi momenti storici ed in particolari paesi questa
opportunità è più diffusa, in altri periodi ogni cosa è più complessa, per non
dire impossibile.
Oggi, ad esempio, rispetto a soli 20 o 30 anni fa, in Italia
e in molti paesi europei, le opportunità sono minori, e serve più fortuna per
riuscire ad emergere. Ad esempio vedo persone che vorrebbero pubblicare un loro
libro e non riescono a farlo, pur avendone le qualità. Leggo poi di scrittori
affermati che sostengono che è giusto poterlo fare, che è giusto realizzare questo
sogno. E devo tacere, perché non conosco il mondo dell’editoria, ma un po’ di
rabbia confesso che mi viene.
Chissà se i filosofi greci avrebbero avuto la stessa opportunità
di dedicarsi ai loro studi se in quel periodo non fosse stata accettata la
schiavitù. Come sarebbe stato il tempo dei filosofi?
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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