lunedì 22 dicembre 2014

Canone in re maggiore

A volte capita che la felicità momentanea - uno squarcio sull’infinito - sia veicolata da un brano musicale, da una voce sublime, da una pagina scritta, da una scultura, da un dipinto o da un balletto. Succede qualcosa che sfugge alle interpretazioni ed alle parole, e sembra magia.
Chi sa manipolare la mente degli altri questi meccanismi li conosce molto bene, ma altrettanto bene, per fortuna, li sa anche il genio, l’artista, colui che generosamente segue soltanto sé stesso per donare al mondo l’impossibile, che resterà dopo la sua morte, per secoli, forse per millenni.
Tutti, in qualche modo, ambiremmo ad una sorta di immortalità, anche, tu, ammettilo. Non saremmo umani se non desiderassimo imitare gli dei, del resto. Una volta soddisfatti alcuni elementari bisogni primari spunta, anche se a livello inconscio, questa esigenza.
E allora possono essere i figli la motivazione, o i nostri padri, o il senso del dovere, oppure l’apparentemente opposto bisogno di ribellione, con la sola condizione, credo, che si riesca a mantenere legato l’egoismo, che non gli si permetta di sporcare ogni nostra azione.

Il pianto è sempre generoso, rimuove muri che abbiamo eretto dentro, li abbatte, anche se per breve tempo. Ci disarma facendoci un immenso regalo, cioè si fa perdonare, e ci solleva, in qualche modo, sopra la linea dell’orizzonte, sopra il mare, sopra le pianure, in cielo, attraversando le nuvole.

Cerco le parole che non saranno mai sufficienti, non sicuramente le mie. Ma non voglio neppure usare quelle di altri, non mi sembrerebbe giusto, e quindi mi abbandono ad una composizione musicale del periodo barocco, notissima, moderna nella sua struttura, mentre tu magari provi la stessa emozione in altre situazioni, ma so che la provi.  
La mente si libera, si svuota. Si confonde finalmente, e si fonde. Dura solo qualche minuto, qualche ora? Va bene anche così, per un istante di infinito.


                                                                                            Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

2 commenti:

  1. un istante d'infinito sa vivere molto a lungo. piacevolissimo leggere.

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    1. tanti puntini, di dimensione nulla, messi vicini uno all'altro formano una retta, infinita...:-)

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