L’ho vista, le sono passato accanto un paio di volte facendo la
spesa, oggi. Non ha dato segno di riconoscermi e io ho evitato di richiamare la
sua attenzione, anzi, ho proprio evitato di trovarmi di fronte a lei nei miei
spostamenti. Ora mi chiederai il perché. Non lo so. L’ho vista sorridente,
stava con un ragazzo probabilmente suo figlio, e non avevo il desiderio di
fermarmi a parlarle. Credo di avere ancora in memoria il suo numero di
telefono, ma non la sento da quasi otto anni. Il tempo che passa mi rende supefluo
mantenere certi contatti. Lei era una tua collega, ti è stata vicina nei tuoi
ultimi mesi, le sono grato per quello, ma poi le cose sono finite. Nessuno dei
due ha più cercato l’altro/a. Un po' lo accetto e un po' mi fa rabbia, non
cerco logica in questo. Piuttosto cerco altro, ad esempio una piccola spazzola
per pulire le fughe tra le piastrelle. E in effetti l’ho cercata, la spazzola, ma
ho trovato una piccola torcia elettrica che cercavo i giorni scorsi senza
trovarla. Invece della spazzola la torcia. E invece della tua ex collega chi
potrei trovare? Probabilmente nessuno, perché non sto cercando attivamente
nessuno, non cercavo neppure lei infatti. Per trovare qualcosa o qualcuno sembra
sia necessario aprire una finestra temporale nella quale qualcosa o qualcuno
fanno parte dei nostri interessi. Se una piccola spazzola, oggi, mi ha destato
più interesse di una persona la cosa forse è grave, ma mi astengo dal
giudicarmi, mi limito a registrare. Se ci penso ancora provo rabbia, è questa
la realtà, è irrazionale ma la vivo così. Se potessi ti spiegherei meglio, ma
forse hai capito ugualmente. Penso di essere in fuga. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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