Con la nebbia, pensando a quello che è stato e rimuovendo in modo chirurgico le parti dolorose, mi sembra di rivivere viaggi in auto per andare a concerti, spettacoli teatrali o feste di capodanno nella campagna profonda tra Ferrara e Bologna, oppure passeggiate solitarie sotto i portici di via San Romano illuminati nel periodo natalizio.
Con le giornate di sole afoso tornano le sensazioni di noia vissute durante l’infanzia o le prime giornate al mare, le passeggiate in montagna con te o un pranzo sotto un’ombra, in campeggio.
E poi la neve, la tanta neve che è caduta durante la nostra vita e che ormai si è sciolta da tempo. Le sciate sulle piste da fondo in trentino, l’auto con i chiodati che dovevi usare per recarti al lavoro, l’indimenticabile 1985 con i tunnel scavati in centro a Trento o i lastroni di ghiaccio che scendevano lungo l’Adige come grandi icebergs. Era bella la neve di allora, c’eri tu col tuo sorriso a farmela piacere di più. Ciao, Viz.
Silvano
C.©
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