Ammetto che mi fa sorridere l’idea che un supermercato possa supplire alla carenza di punti nascita in Italia, vista la recente ed inarrestabile tendenza della Sanità Nazionale a sopprimere i reparti più periferici e dove nascono relativamente pochi bambini ogni anno.
Quindi se un ospedale chiude
alcuni suoi reparti essenziali per la popolazione residente nella zona la
stessa popolazione può tranquillamente contare sul supermercato più vicino.
L’idea geniale pare sia di Pupi Avati, Ministro della Sanità ad honorem.
In tal modo si risolverebbe anche
il problema relativo alle soste col parchimetro. Per molti infatti è
inaccettabile che il parcheggio del centro commerciale sia gratuito mentre
quello del nosocomio sia a pagamento.
Se da adesso si va al centro
commerciale per il parto, ed in futuro per una caduta o una tac, tutto diventerà
molto più semplice, comodo e gratuito.
Chiedo scusa se affronto un tema serio in questo modo, un po’ me ne
vergogno, anche perché la sanità è importante e se è vero che a tutti spiace
che un ospedale chiuda allo stesso tempo tutti siamo pronti a protestare in
caso di incidenti legati al fatto che una struttura ospedaliera non offra tutte
le garanzie possibili. Ed ovviamente queste due diverse esigenze non possono
coesistere perché nessun ospedale di piccole dimensioni potrà mai esprimere la
qualità ed i servizi che tutti ci aspettiamo da quelli più importanti.
E poi io penso a te, Viz, e so che devo farlo, ma sorridere mi fa sentire
colpevole. Come posso sorridere ancora senza di te? Devo farlo, certo, ma mi
viene innaturale, forzato, con un forte retrogusto persistente ed amaro.
Forse poco a poco le cose cambieranno, non lo so.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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