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Percorso: …
Dimensioni: …
Dimensioni su disco: …
Data creazione: venerdì 25 dicembre 2015
Venerdì 25 dicembre 2015, il giorno di Natale.
Ed ora mi verrebbe il desiderio di dire ogni tipo di cattiveria, di scrivere di
peggio e ancora di più, di maledire ogni festa ed ogni ricorrenza, di scordare
e di mantenere sempre a mente, di perdermi e di non trovare più segni mentre
continuo a trovarne. Sono condannato a trovarne ogni giorno ma non resterei un
giorno senza pensarti, non ancora almeno, e non prevedo o non so prevedere per
quanto tempo ancora. Spero per sempre, per tutto il mio sempre.
Non sento il bisogno di scrivere ogni cosa su
questo mio diario, sarebbe inutile. Si deve anche vivere, non solo scrivere
della vita. Si deve prima morire per poter dire della morte, e per ora non
posso che sapere dell’assenza e del dolore che la morte genera, non della sua
natura, che per me rimane un mistero.
Venerdì 25 dicembre 2015, il giorno di Natale,
eravamo arrabbiati, tesi, preoccupati. Tu mi hai fatto il tuo ultimo regalo di
Natale, quello che poi ho ritrovato e ricordato adesso sotto forma di istruzioni
scaricate dalla rete esattamente in quel giorno maledetto. Il Natale 2016 è
stato un Natale di merda, superato solo grazie alla generosità di alcune
persone, esattamente come il Natale 2017. Feste trascorse ma senza vera
allegria. Ho sorriso per qualche minuto, anche più di qualche minuto, ma non è
stata la stessa cosa. Avrei preferito mille volte tornare al Natale 2014, o
forse neppure a quello.
La memoria digitale rimane, senza emozioni, quelle ce le metto io. Restano oggetti, piccole
cose, regali ancora da scartare, e altro ancora, di indefinibile, di
spaventoso. Una tua immagine felice tra le persone mi distrugge peggio di un
pugno allo stomaco. Eppure rimane un regalo. E non vorrei sparisse. Io conservo,
riordino e conservo, getto l’inutile e conservo, non vado via e conservo, ti
trattengo anche in questo modo. Non voglio farmi male, e neppure tu hai mai
voluto farmene, eppure il risultato è questo. Inutile negarlo.
Non andare via, per favore. Oggi, o meglio da
alcuni giorni, è così. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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