Se
vai indietro nel tempo di 100 anni, ed immagini i luoghi dove oggi puoi fare
escursioni, camminare ed ammirare monumenti e paesaggi, ti rendi conto che, in
qualche caso, quei luoghi furono teatro di guerra. Per
quattro anni, a partile dal 1915, il 15 di agosto fu, per l’Italia, un giorno
di guerra.
Non
per tutto il nostro Paese però le cose iniziarono in quel momento, perché per
il Trentino, allora sotto il dominio austro-ungarico, la guerra iniziò un anno
prima. I soldati trentini partirono per il fronte prima dello scoppio della
guerra tra Austria ed Italia, per andare verso i fronti dell’est.
Sopra
il monte Zugna, a Rovereto, dove oggi si assiste ad invasioni pacifiche di
turisti, si combattè aspramente. Ci si contesero, con perdite enormi da
entrambe le parti, pochi metri di terreno roccioso. I morti venivano subito
sostituiti da soldati appena arrivati, mandati al macello, e loro lo sapevano,
ma non potevano ribellarsi, se non al prezzo di una morte certa per fucilazione
al posto di una molto probabile, ma non certa, per mano del nemico.
Ed
il nemico era costituito da uomini spesso dello stesso ceto sociale (contadini
oppure operai), di identica fede religiosa, con famiglie quasi identiche ad
attenderli a casa. A volte giovanissimi, ma con indosso una divisa di colore
diverso, e un diverso inutile elmetto.
Era naturale, ai fini della propaganda bellica, descriverli come soldati malvagi, dalla parte sbagliata, senza pietà, oppressori come il loro imperatore. Erano i Kaiserjäger, che come i nostri soldati stavano in trincea, morivano sotto i bombardamenti, arrivavano da altre zone dell’impero, parlavano un’altra lingua, ma non erano diversi.
Sullo
Zugna ci sono vari cimiteri di guerra, ora rimasti ricordi vuoti ma impregnati
di sangue e storia, con i soldati che vi furono inizialmente sepolti
trasportati altrove, quasi tutti al Sacrario ed Ossario di Rovereto, quello che
si vede anche passando in autostrada.
Qui
di seguito alcune immagini che si riferiscono al cimitero di San Giorgio, e,
per ultime, due immagini relative ad un cippo a ricordo delle migliaia di soldati
austriaci caduti sullo Zugna.
Gli austrici, nel luogo ora chiamato Parco della pace, avevano una loro postazione fortificata, poi occupata dagli italiani, ma di quella ho già trattato, su questo blog.
Gli austrici, nel luogo ora chiamato Parco della pace, avevano una loro postazione fortificata, poi occupata dagli italiani, ma di quella ho già trattato, su questo blog.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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