Stavi
alla finestra, osservavi fuori, prigioniera, in quella che era casa tua, ed io
non potevo, non volevo, non sapevo… sono stato un vigliacco.
Come
potevo intervenire, mettere pace, ottenere pace anche per me?
Non
potevo, non volevo, non sapevo… ma avrei dovuto.
Una
famiglia è un insieme di volontà, di egoismi e generosità.
Neppure
ora ho il coraggio di confessare, di dire ogni cosa, ma inizio timidamente a
fare allusioni, utili solo a me per riaprire una ferita, un dolore, e per
contare gli errori.
Se
vado indietro nel tempo arrivo ad un’epoca felice, nella quale non capivo la
realtà, non vedevo distinzioni nette, mi appariva un’unità perfetta. Col tempo
ho visto in modo diverso, ed ho scoperto anche io le armi del ricatto, ho perso
la pietà, per lunghi anni. Forse mi vendicavo per quello che non avevo saputo
fare prima?
Non
so più veramente cosa era giusto, se ci penso ora. Per certi versi gli
avvenimenti si sono succeduti in modo sequenziale, ma non so quando hanno
iniziato a prendere la strada sbagliata. Quando lui ha avuto il primo attacco? Quando
avete deciso di cambiare casa? Quando alcune gelosie assurde e paranoiche hanno
cominciato ad emergere? Quando il benessere ha mostrato la sua faccia nascosta,
cioè il grande sacrificio?
Non
posso accusare nessuno, non ho vissuto quello che avete vissuto, ma ho visto
che ci si faceva male, e non ho fatto nulla. A volte poi ho contribuito anche
io, perché so essere vendicativo, o semplicemente cattivo.
E
tu stavi alla finestra, prigioniera quasi, ed aspettavi la fine, per chiudere
una vita che per molto tempo era stata di fatica e di dolore. Dopo che te ne
sei andata nulla è stato come prima, qualche cosa mi è morto dentro.
Non
mi è piaciuto come sono andate le cose, ed anche se è passato tanto, troppo
tempo, vorrei un altro giorno, uno solo. E poi dimenticare, finalmente, una
volta per tutte quelle stanze nelle quali torno sempre meno volentieri. Capisco lentamente il perché, riaffiora, da
quei giorni. Non so se sia un bene, che mi farà guarire, o altro. So solo che
deve succedere.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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