martedì 13 agosto 2013

Salvezza dalla cecità


Passeggio su una pista ciclabile che per metà è anche pedonale, ai lati di un torrente, in un luogo che dovrebbe essere bello, pulito, utilizzabile da bambini e vecchi, da gente che vuole passeggiare al fresco o allenarsi un po’. Insomma, un luogo fatto per essere utile e bello.
Eppure scritte di tutti i generi poco a poco sporcano i muri raggiungibili. Spiccano le recenti NO TAV fatte con una bomboletta rossa e una sagoma, perché sono tutte uguali. Anche sulla linea bianca che divide ciclisti da pedoni. Lattine, bottiglie, sacchetti e carte abbandonate volutamente ovunque. Proprietari di cani che lasciano i loro amati amici sporcare sulla zona asfaltata, senza raccogliere le loro deiezioni. Uno scheletro di asse da stiro gettato direttamente in acqua.
Il Comune recentemente ha dotato questo percorso di nuovissimi distributori si sacchetti per i proprietari di cani, non più di una settimana fa. Stasera, mentre sono tornato a fare un breve giro sul posto, ho trovato alcuni di questi distributori svuotati, ed i sacchetti buttati sulla sponda del torrente, ad inquinare a loro volta, invece di essere usati per non sporcare.
Confesso che sono demoralizzato, che non vedo salvezza dalla cecità che ci prende, uno dopo l’altro, come in un romanzo di Saramago.
                                                                                     Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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