giovedì 29 agosto 2013

Odio

In molto di quello che si pubblica in rete sul tema del rapporto tra i sessi io trovo spesso odio mascherato da battuta, da osservazione intelligente, da apparente disponibilità a discutere. Altre volte invece è odio puro, più onesto, senza tentavi di camuffamenti.
Sia da parte maschile che femminile vedo e leggo commenti che disprezzano l’altro sesso, e la cosa mi è sempre più difficile da accettare, sia che lo trovi in giovanissimi che in meno giovani, sia in adulti che in persona anziane.
Deridere una donna o una ragazza solo perché la natura non l’ha resa bella è di una cattiveria e stronzaggine mostruosa, ma ogni uomo, prima o poi, ha fatto una battuta in tal senso. La propria ragazza o compagna o quella che è risulta sempre migliore o quasi. Le altre sono cessi che nessuno vorrà mai.
La ragazza o la donna che vede avvicinarsi il maschio non gradito lo giudica lo sfigato di turno, quello che più che seghe non può farsi, perché non troverà nessuna donna sana disposta a seguirlo.
La madre che chiede i diritti per se stessa e per i suoi figli dopo che lui è scappato, è la puttana che vuole fregargli i soldi, e quindi deve essere combattuta in tutti i modi, con associazioni di uomini organizzati contro queste donne sanguisughe.
L’uomo di una certa età e non più tanto in forma che ti cerca è per forza uno da deridere, uno che pensa solo al sesso ma non ce la fa. È magari un impotente, che può solo guardare, poveretto. Ed è bello sparlare di lui con le amiche.
 La femminista dura e pura a volte non accetta il maschio, e arriva a teorizzare la sua soppressione ed una società senza uomini.
Il maschio in crisi che non sa accettare i tempi diventa violento, e comunque la donna è e resta un essere inferiore, con tutto quello che ne consegue.
Quella ragazza che neppure ti vede, bella e carina, giovane magari, è per forza un troia. Guarda come muove il culo mentre cammina. Sai quanti ne ha presi quella?
L’uomo maturo sposato incapace di raggiungere la soddisfazione nel matrimonio va a prostitute, oppure si masturba in chat o su siti pornografici, e regredisce a livelli adolescenziali, incapace di un dialogo serio, e l’altro sesso diventa il nemico. Oppure è lui il nemico, anche della propria moglie, che tradisce senza tradire, troppo vigliacco anche per quello. 
Oppure è lei ad essere insoddisfatta da lui, e quando può trova altrove una sua soddisfazione.
Si procede a volte odiando e ferendo, nascondendo o mostrando deviazioni o modi di concepire il sesso non adatti a tutti, ma dai quali, modi, gli altri che non capiscono sono esclusi, e derisi.
Pure chi è fedele e rinuncia a seguire una ragazzina senza abbandonare la moglie è lo sfigato che non sa vivere, che non libera la propria sessualità. Rinuncia alla propria libertà e felicità, mentre chi crea dolore ed abbandono, è furbo e realizzato.
Provo immensa pietà per il dolore che provano gli adolescenti rifiutati, derisi magari. Vivo rabbia per le donne abbandonate, magari dopo aver scoperto che sono incinta. Sento orrore per i discorsi che si fanno dietro le spalle di uomini e donne soli. A volte alcuni se la sono voluta e meritata, la solitudine, ma non serve l’inutile cattiveria della maldicenza.
Una sola cosa mi consola e mi fa capire che esiste una giustizia. Che tutti, assolutamente tutti, coloro che si sentono più furbi o più forti, siano uomini o donne, e che versano questo odio e queste malignità sugli altri, sono essi stessi oggetto di questi sentimenti e di questi discorsi, e se non lo sono ancora, lo saranno.
                                                                                       Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana