lunedì 15 luglio 2013

Slot



Inutile raccontare storie o cercare scuse. Sfruttare tanta povera gente spesso (anche se non sempre, è chiaro) culturalmente inadeguata ed economicamente in difficoltà con le slot, i gratta e vinci, i giochi in rete e così via è profondamente sbagliato ed indice di una crisi profonda, se ancora avessimo bisogno di nuovi indicatori a tal proposito.

Occorre prima di tutto mettere in chiaro che:
·  Se il gioco è regolato dalle leggi dello Stato è perfettamente legale e chi installa macchinette nel proprio esercizio non commette alcun illecito.
·  Chi vuole giocare è libero di farlo, purché maggiorenne e non interdetto.
·  Chi guadagna anche oltre il necessario per mantenere la propria famiglia da questa attività ha il diritto di farlo.
·  Lo stato dovrebbe modificare una legislazione ipocrita che da un lato sfrutta fiscalmente il gioco d’azzardo, il tabagismo e l’alcolismo, per restare limitato a temi simili, e dall’altro condanna e fa campagne pubblicitarie contro tali comportamenti personali.
·  Mi è difficile condannare moralmente un bar o una rivendita di giornali o tabacchi che, per non fallire, installa una slot, e cerca di non abusarne.

Il fenomeno è esploso in contemporanea con la profonda crisi che attraversiamo, e gli organi di informazione quasi giornalmente pubblicano notizie di schiavi patologici del gioco sempre più numerosi che rovinano sé stessi e le proprie famiglie, talvolta con conclusioni che portano al suicidio, al furto, alla denuncia per dichiarazioni false e così via. Sono persone malate, si parla a questo riguardo giustamente di "ludopatia", e qualcuno ne approfitta.

Io vedo la sua diffusione capillare, e tutti lo vedono, se non sono ciechi. Vedo l’Italia trasformata in un paese della speranza nel gioco e nella fortuna, in una enorme bisca legalizzata (dimenticando in questo ragionamento la malavita, il riciclaggio, il nero, che meriterebbero un serio approfondimento).
E vedo chi non si accontenta, si comporta da squalo senza scrupoli, e vuole accumulare denaro oltre quanto sarebbe accettabile e sufficiente per vivere in sicurezza e dignità. Cioè vedo, come tutti, chi con le slot si può permettere una vita di lusso, auto costose, case di prestigio, e trovo questo tanto più squallido quanto più lo vedo legato allo sfruttamento di poveri illusi, in buona fede, che scambiano per amici i gestori di questi locali.
Ho visto con i miei occhi una povera donna gioire di una vincita al gratta e vinci, e la vincita era di 50 euro, mi pare. Questa, euforica, ha dato 10 euro di mancia alla venditrice del biglietto fortunato, e questa disonesta disgraziata, perché non la so definire in modo diverso, ha accettato i soldi, come se già non ne avesse avuto il suo legalissimo e sicuro guadagno.
Ecco, tutto questo mi ferisce profondamente, lo trovo a dir poco schifoso, e, per questo motivo, qualcuno mi ha definito moralista. Evito, per educazione, di spiegare cosa penso io di questa persona che difende la libertà se non si infrange nessuna legge.
Tra legge e giustizia non c’è corrispondenza, ecco cosa mi limito ad osservare.

                                                                                             Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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