sabato 20 luglio 2013

Simposio



Adelandro – Benvenuti amici, sono felice che abbiate accettato il mio invito, anche se so che tra alcuni di voi si sono alimentate e cresciute nel tempo molte e forti contrapposizioni. Conoscete il tema che ci siamo dati, e vi invito a non uscirne, perché già capirci anche solo su questo, cioè approfondire le singole posizioni intendo, non certo abbracciarle, sarà impresa difficile. Io cercherò di essere solo un moderatore, senza prendere le parti di nessuno, per far rispettare le regole di una discussione saggia e prudente, onesta e corretta. Lascio la parola a chi vuole iniziare.

Belisa – Inizio io, se permettete. Molti mi conoscono, e so che mi prendete per una illusa invasata. Io però so che far soffrire o uccidere un altro essere vivente è male. Io vivo con cani, gatti, ed altri animali, che rispetto e mi rispettano. Questi sono migliori di molti di voi, sono buoni e fedeli, non mi hanno mai tradita come hanno fatto tanti uomini, sono loro i miei veri fratelli. Io non mangio e non mangerò mai carne, e mi sto allontanando anche dal latte, dal formaggio, dalle uova e da ogni prodotto di origine animale. Mi sento bene, sono in salute, sono attiva e la testa funziona. Il mio corpo non è obeso come quello di alcuni di voi, né la mia mente è oscurata da antichi…

Caldeo – Scusami, Belisa, ti devo interrompere, se non lo fa Adelandro. Non puoi attaccare nessuno dei presenti, solo discutere e presentare le tue idee, le tue opinioni, che noi ascolteremo, ma non puoi offendere. Io mangio carne, da quando ero bambino, e non mangio solo carne, ovviamente. L’uomo è nato onnivoro, ha denti canini adatti a strappare la carne, si è evoluto grazie all’energia che la carne gli forniva e lo rendeva più autonomo rispetto a chi consumava solo vegetali. È da un milione di anni che il nostro organismo si è adattato in modo da poter assumere gli alimenti che la natura ci offre. Rinunciare alla carne non ha senso.

Dario – Le cose cambiano, Caldeo. Io non sarei estremista come Belisa, perché non credo che un cane sia mia fratello, come ha detto prima. Ma non credo neppure a quello che mi dici tu. O almeno io starei attento a chiusure come le tue. Io vedo che il mondo muta, che noi uomini siamo sempre più numerosi, che non sappiamo controllare saggiamente il consumo di terre e mari e aria. Le acque sono sempre più inquinate, uccidiamo la natura e specie che non abbiamo mai conosciute spariscono ogni giorno. Dobbiamo consumare di meno, dobbiamo ridurre l’inquinamento, controllare le nascite, e modificare quindi il nostro stile di vita. Sicuramente dobbiamo ridurre il consumo di carne e di prodotti di origine animale, sia per la nostra salute che per il bene del nostro pianeta. Produrre un solo chilo di carne costa come produrre 10 chili di alimenti vegetali, che potrebbero sfamare più persone.

Adelandro – Grazie, amici, vedo che avete capito cosa si chiede da voi. Io vi chiedo uno sforzo ulteriore, e cioè di proiettare, come sta appunto facendo Dario, la vostra particolare visione che avete sul tema, sul futuro nostro e dei nostri figli. Il passato ci deve servire cioè solo come spunto di riflessione su quello che dovrà essere il nostro domani.

Belisa – Non offendo nessuno, io vedo la realtà. Non è giusto far soffrire inutilmente gli animali, né ucciderli. Non lo era in passato, non lo è oggi, e ancora di meno la sarà in futuro. Oltretutto i carnivori sono più aggressivi, ed ai soldati che vanno in guerra si offre una dieta ricca di carne per questo motivo. Anche Seneca faceva notare che tra i mangiatori di carne si trovano i tiranni, gli assassini, gli schiavisti, mentre coloro che si nutrono dei frutti della terra sono più miti. Nel giardino zoologico di Giesen un orso, se era costretto a mangiare carne al posto di vegetali, diveniva irrequieto e pericoloso. Il futuro dell’uomo è vegetariano, dovete accettarlo.

Ermete – Io faccio una riflessione economica, senza entrare nel merito dei vostri discorsi, per farvi notare un aspetto che sino ad ora avete ignorato. Tutta l’economia alimentare mondiale futura forse sarà diversa da quella di oggi, ma per adesso interi settori, come la zootecnia, l’allevamento, la pesca, l’industria conserviera e così via danno lavoro a milioni di persone, si rifanno a tradizioni e culture millenarie, e una modifica di tutto questo comporta una rivoluzione che non so assolutamente prevedere nei suoi effetti devastanti.

Dario – Hai ragione, Ermete, è per quello che io credo nelle modifiche graduali del nostro stile di vita. Non dimenticare però che l’allevamento arriva ad eccessi quando diventa intensivo, quando fa abuso di medicinali per aumentare la velocità di crescita, quando ignora l’inquinamento, quando il mangime è prodotto con farina proveniente da animali malati macellati, e che da tutto questo sono derivati mucca pazza, influenza aviaria e suina, mercurio nei pesci e così via.

Caldeo – Ma anche l’agricoltura è malata, con pesticidi, rifiuti tossici abbandonati e sepolti in zone di pregio agricolo. Questo annulla in parte la critica alla zootecnia. Il male cioè è comune. Siete sicuri che l’insalata che mangiate sia sana? Ne siete veramente sicuri? La verità è che noi siamo animali come tutti, e dobbiamo accettare la nostra natura, che è onnivora. E gli animali del resto si mangiano tra di loro. Provate ad allevare un carnivoro con le carote, e poi sappiatemi dire. Certe vostre affermazioni sono ridicole, scusate. Anche un vegano deve nutrire il suo cane con carne di altri animali, oppure non tiene animali a sua volta.

Belisa – Non diciamo cose sbagliate o di comodo, per favore. Molti degli alimenti dati agli animali domestici sono preparati  con gli scarti degli animali uccisi per gli uomini carnivori. E aggiungo che è una questione di consapevolezza e di libero arbitrio. Gli animali non possono scegliere, noi sì. E le galline non fanno le uova per noi, ma per mantenere la specie. Ecco perchè non mangio neppure le uova.

Caldeo – Ma sei incredibile, Belisa. neppure i fiori son fatti per noi, ma per produrre frutti e semi che servono a generare nuove piante, mentre mi pare che tu abbia un bel giardino, e che spesso tagli i fiori e te li porti in casa. Riguardo al libero arbitrio però hai ragione, e la consapevolezza che noi abbiamo, e loro no, per tua stessa ammissione, o almeno così ho capito, ci mette in una posizione diversa. Prima di tutto di decidere liberamente, e tu quindi non puoi decidere per me, ma questo è e resta un mio diritto. Poi anche di nutrirmi di loro, come loro stessi non si pongono neppure il problema se è il caso o meno di nutrirsi di altri animali.

Fosco – Io non sarei tanto arrabbiato e coinvolto nella questione, come state facendo voi due, che ne fate un fatto personale, quasi. La scienza medica consiglia una alimentazione variata e nessuno studio serio dimostra che un apporto moderato ed equilibrato di alimenti di origine animale possa essere dannoso per un individuo sano. In certe patologie o in certe fasi dello sviluppo poi la carne è assolutamente indicata, anche se alcuni sostengono che possa essere sostituita, come dice ad esempio il professor Veronesi. Pure io credo che possa essere sostituita, anche se con alcune eccezioni limitate. Ma che si possa sostituire non significa che sia dannosa se si consuma. Sono due concetti diversi.

Caldeo – Ma voi sapete cosa mangiano gli eschimesi? Praticamente solo carne e grassi animali.

Dario – Io penso che alimentarsi solo con vegetali sia difficile e richieda tempo, cosa che molti non hanno. E poi serve attenzione a non accumulare carenze di nutrienti. Difficile mangiare fuori casa solo vegetariano ad esempio, senza spendere cifre folli, e poi, in tempi di crisi, una alimentazione sana è un lusso che molti non si possono permettere più.

Belisa – Voi esagerate. Si può fare benissimo. Basta studiare un po’ gli alimenti, ed organizzarsi. Io poi sono contraria pure a vivisezione e sperimentazione di farmaci sugli animali, perché sono come noi. Con che coraggio o con quale logica mi dite che il gattino non si mangia e il vitellino invece si?

Adelandro – Belisa, non ci interessa qui la sperimentazione sugli animali, la tua posizione del resto è chiara. Attieniti al tema. È corretto invece il tuo riferimento a gattino e vitellino.

Dario – Si, va bene, ma io sono per il mangiare sano senza dogmi. Ed il mangiar sano comprende anche un po’ di carne. Inoltre non scordo la storia umana, il suo passaggio dal nomadismo con caccia e raccolta occasionale di frutti alla vita sedentaria, con allevamento ed agricoltura. Noi siamo quello. E nel tempo le nostre condizioni sanitarie sono migliorate, anche grazie all'alimentazione più sana e completa ed alla sperimentazione su animali (chiedo scusa e mi fermo subito su questo aspetto). Vi cito solo una frase di Eugenio Del Toma:
“….nel caso dei vegetariani, dunque, non si contesta un possibile orientamento, ma piuttosto l'esasperazione, la rigidità che sconfina nel dogma, scelta che può benissimo avere ragioni etiche, filosofiche o religiose, ma non ne ha dal punto nutrizionale.
La nutrizione non è una religione. Nessuno vuole demonizzare una dieta vegetariana prudente e ben fatta, anzi, ci si possono trovare anche dei vantaggi rispetto al “mangiar comune” di tanta gente che non cura particolarmente l'alimentazione. 
Ma non credano i vegetariani che la loro astinenza “a oltranza” dalla carne e dal pesce sia nutrizionalmente motivata.”

Caldeo – Ma voi sapete, scusate se vi sembra una provocazione, che anche i vegetariani, o gli erbivori se preferite, sono pericolosi? Avete mai visto un toro incazzato?

Belisa – Io allora cito le parole del professor Armando D'Elia:
 “Un numero crescente di persone, specie giovani, hanno raggiunto questo livello di consapevolezza e hanno "depurato" la loro maniera di alimentarsi; sono, cioè, diventati vegetariani, conseguendo, con questo, non solo un miglioramento evidente della propria salute fisica, ma anche una serie di conseguenze positive nel campo mentale. Il cervello, nutrito, come prima si diceva, con sangue disintossicato, acquista caratteristiche fisiologiche positive particolari: il pensiero si fa più lucido e penetrante, si consegue una vera e propria "dilatazione della mente", aumenta la capacità di autocontrollo e la resistenza al lavoro intellettuale e a quello fisico; scompare lo stato di nevrosi e di violenza cui si accennò nel precedente stelloncino dando posto ad un atteggiamento improntato invece a tolleranza, a mitezza, a disponibilità al dialogo sereno, alla ricerca di soluzioni pacifiche delle vertenze, alI'amore,  alla socievolezza, alla condivisione. A QUESTO PORTA IL VEGETARISMO. “

Fosco – Vi invito a riflettere su un particolare alimento, o meglio su una sostanza presente in molti alimenti erroneamente ritenuti solo bevande: l’alcol. L’alcol è di origine vegetale, ma per il nostro organismo è un veleno, specialmente se assunto in eccesso o in condizioni particolari. E all’alcol associo molte sostanze di origine vegetale, come droghe e altri principi usati in medicina da considerare a parte. Ma questo credo che esuli in parte dal tema discusso, e mi fermo qui.

 Adelandro – Si Fosco, in parte esula, hai ragione. Io suggerisco di chiudere qui, per ora, questa nostra discussione. Ringrazio quindi te, Belisa, Caldeo, Dario ed Ermete per quello che avete detto. Posso solo dirvi, da parte mia, che nessuno di voi ha detto cose che, almeno in parte, io non possa condividere. A presto

                                                                                                     Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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