Ne sono sicuro. Avevo capito tutto. I fatti in sintesi sono
questi: per una frazione di tempo sapevo esattamente quello che sapevo, avevo
chiari i miei limiti e le mie certezze. Avevo associato le parole scritte alla
mia esperienza, ero consapevole di una verità che sicuramente mi era nota da
sempre. Non sono stato abbastanza veloce da cogliere quel momento, ho commesso
l’errore di pensarmi capace di ricordare la perfezione. Ora non vorrei fare la
parte dell’ubriaco che si crede un vecchio pirata che vaneggia di un tesoro
nascosto e che, però, non sa esattamente dove si trova. O meglio, lo sa
benissimo, ma non conosce la via per arrivarci. Noi che vivemmo lo sappiamo
tutte, così mi dicono un po' sorridendo di me le Ombre. Certo, penso io, se non
lo sapete voi chi dovrebbe saperlo? Il fatto è che in realtà lo sapevo anch’io.
E inizio a non credere neppure a quello che dico. Adesso, lo ammetto, non ci
provo più, è passato quel momento. Quello era prima. Ora è adesso. Ciao Viz, sorridi.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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