Programmo giornate su impegni non miei, che diventano quindi pure i miei. Perfettamente normale, e mantengo egoisticamente i tempi che mi servono.
Mi capita, oggi due volte, di vederti alla guida della tua auto. Sembra strano a qualcuno, a me no. Ho perso i tuoi impegni di un tempo ma una parte l’ho messa in agenda giornaliera.
Sono attratto da situazioni curiose, non dai normali lavori in corso o dalla morbosità che annuso in alcune insopportabili trasmissioni televisive, ma del tutto sano di mente non credo di esserlo.
Il bisogno di trovare un luogo solo mio, sicuro, discosto e affidabile tuttavia non del tutto sconosciuto agli altri. Diversamente misantropo.
L’abitudine fa l’uomo ladro, e rende il furto altrui accettabile. Si ruba un oggetto, un’immagine, un’idea, il tempo ad una persona, l’intera persona, la speranza e i progetti. Quanti progetti sono diventati miei non lo so. Quanti ne ho scordati nemmeno. Sono stato derubato come tutti e mi resta ancora molto.
Per non so quale motivo profondo non so gettare alcun scatolone, se non utilizzandolo per raccogliere altre cose da buttare. E poi il gatto ci gioca, direi che è sufficiente, no?
Analizzando il comportamento delle persone, conoscendone le motivazioni profonde, molte apparirebbero più umane ed altre decisamente stronze. Tuttavia non sono dotato di poteri sufficienti a capire cosa si muove nei pensieri altrui, mi limito alla superficie. L’empatia aiuta.
Credo di non essere per nulla resiliente, o se lo sono di non esserne consapevole. Il fatto di essere in vita non significa automaticamente che io sia in grado di reagire positivamente alla tua assenza. Cerco scatole e scatoloni anche per questo, come un gatto. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.