martedì 25 gennaio 2022

le stratificazioni

Leggo il libro, una pagina dopo l’altra. Le pagine lette poco alla volta vengono spostate sulla sinistra.

Guardo fuori e sul monte Biaena distinguo chiaramente le stratificazioni sedimentarie. Le rocce più antiche sono quelle più in basso.

La memoria col tempo si perde, si inabissa, si mette altrove, e questo mi fa paura.

Possibile che le impronte sulla sabbia vengano cancellate, che le fotografie ingialliscano o scolorino, che le travi di legno marciscano, che le nuvole si dissolvano e che tutti gli omini di neve che ho costruito non ci siano più? 

Le persone sono destinate ad essere stratificate come fossili che forse in casi eccezionali ritorneranno alla luce spersonificate, cioè non più come erano in vita? 

È la memoria però che mi fa male, perché sento che col tempo si modifica, si assesta in modo diverso e muta la percezione del dolore. Chi è realista e pragmatico non se ne stupisce, magari ha le sue ragioni che non condivido. Vedremo cosa succederà, non posso che aspettare. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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