sabato 29 gennaio 2022

La mossa del Re

Da giocatore di scacchi assolutamente dilettante quale fui e non sono neppure più mi sembra di ricordare che il Re abbia ben poche armi per difendersi dovendo affidarsi ai pedoni, agli alfieri e alle torri, ai cavalli e alla sua Regina. E nelle regole del gioco la parola scacco suona come un allarme o una dichiarazione di sconfitta annunciata. Che mossa mai potrà fare il Re tanto meritevole e coraggiosa da mantenergli l’onore, magari quello consolatorio delle armi? Nessuna, perché lo scopo del gioco è vincere e non perdere o arrivare ad uno stallo senza vincitori né vinti. Il Re rimane un debole da difendere ad ogni costo per non perdere tutto. Chiunque altro si deve sacrificare mentre lui si nasconde o scappa. Il Re non ha eredi né può investire qualcuno di diverso al suo posto, non ha controfigure. Il Re rimane un simbolo di potere impotente.

Nel gioco degli scacchi vale quindi il discutibile e adattato assunto: dietro ogni grande Re c’è sempre una grande Regina.

Ciao Viz. Tu interpreta a modo tuo queste poche righe.

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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