martedì 4 gennaio 2022

Il diritto di sorridere

Difficile dire, difficile anche solo pensare in modo logico. La realtà è che non esiste né domanda né risposta adeguata, navigo a vista e mi adatto, o così penso di fare. A volte mi viene il desiderio di cantare, meno di un tempo ma mi capita. A volte sorrido persino o rido proprio, e mi chiedo se è giusto. Probabilmente il riso arriva a mia insaputa e oltre la mia volontà, quasi certamente è fisiologico e normale eppure mi vengono contemporaneamente o subito dopo i sensi di colpa. Non per cose fatte o non fatte quando sarebbe stato il momento, ma per il sorriso, o per la musica che mi spinge a ripeterla. Non oso ripetere alcune parole che mi infastidiscono e trovo offensive, dolorose, crudeli e sbagliate. Chi pur non volendo essere cattivo o scortese le pronuncia mi fa abbassare una difesa automatica e in parte si esclude dai miei interessi. Se continua e non capisce viene cancellato, e non me ne dispiace. Questo per spiegarti, Viz, che non ho superato un bel nulla, è solo passato un po' di tempo, troppo, senza la tua presenza fisica. Sorridere è piacevole, lo ammetto, ma posso pure vivere senza farlo. Lo so fare molto bene. Ciao…

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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