Non siamo mai andati più a nord nella punta estrema della Danimarca, a Skagen, ma ci è bastato. Ovviamente il pensiero e la fantasia avrebbero voluto che arrivassimo alla Svezia, magari alla Norvegia, ma non lo abbiamo fatto.
Andando verso est abbiamo visto i confini della Turchia, solo visti senza oltrepassare la frontiera. Probabilmente serviva il visto, ma in ogni caso non lo avevamo programmato. Non so se veramente mi avrebbe interessato, e ancora oggi avrei dubbi se mi fosse offerta l’occasione di andarci. Avrei quasi certamente altre priorità, ma si tratta di opinioni personali, di interessi che arrivano da lontano, di tutto un insieme di motivi neppure razionali.
Verso sud il limite raggiunto è stato Creta, indimenticabile, bella, solare e vista nel momento giusto per farlo. Ogni viaggio ha il suo momento ideale per essere compiuto, e Creta è stata perfetta. Mare, storia, cultura, musica, cucina, e le persone, le persone hanno fatto la differenza. La cosa curiosa è stato un pranzo a base di puntine di maiale e patatine, sulla spiaggia. E poi non ci siamo persi nel labirinto, avevamo i mezzi per uscirne.
Ad ovest siamo arrivati all’estremo della costa oltre Lisbona, sull’Atlantico. Non più oltre. Le nebbie oceaniche il mattino si dissolvevano e ci mostravano lo spazio enorme che avremmo dovuto superare per le Americhe o anche solo per le Azzorre. Ma non ci siamo mai arrivati.
Viaggiando sempre via terra o via mare le mete raggiungibili non sono tante quanto quelle che sono alla portata di chi sa volare, e ce ne siamo fatti una ragione. Ciao Viz.
Silvano C.©
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