Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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Vorrei poter dire che ogni cosa la faccio solo ed esclusivamente per piacere, mio o di qualcun altro. Non so dire se sia una posizione corretta ma sarebbe una piccola scorciatoia per il raggiungimento della felicità hic et nunc, una felicità minore ma pur sempre felicità.
La realtà ovviamente è diversa, e devo tener conto del dovere e delle opportunità. Poi non scordo le occasioni nelle quali ho agito per vendetta, per ripicca o con altre motivazioni poco nobili. Sono imperfetto. Una sorta di linea comportamentale alla quale mi adeguo è il sano egoismo, e quando riesco a soddisfarlo mi sento più disponibile a non infierire su chi ha già perso. Non amo stravincere; vincere, quando mi capita, basta e avanza.
E non posso neppure scordare che tu usavi questa espressione, per piacere, in modo molto diverso. A volte ti correggevo, ma avevi ragione, Viz.
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Se l’orologio indicasse le 7 e 40 e tu fossi qui con me sarebbe meglio, ma non posso avere ciò che desidero, quindi è così. È il 29 settembre, le 7 e 40 sono passate da un pezzo e tu sei partita già troppo tempo fa. Mi devo arrendere all’evidenza scientifica e ai dati sperimentali, ma non mi arrendo senza condizioni, quelle dipendono da me. Tu sei partita, è vero, ma sei anche qui, e nella mia mente. Sei pure nella mente e nel ricordo di altri, non potrebbe essere diversamente. Per quello che posso presidio il territorio, ogni tanto ricordo un luogo dove fummo, felici o arrabbiati, rilassati o stanchi; non sono avvenute solo cose piacevoli. Di Battisti conservo audiocassette originali ed altre registrate da me, consumate dall’uso. Su un lettore mp3 ci sono ancora i suoi brani che ascoltavi stirando, e ricordi certamente quanto odiavo ed odio stirare. Mi accontento di vivere un nuovo 29 settembre. Ciao, Viz.
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Ciao, Viz. Esistono gli antidoti, li ho studiati. E ne esistono anche alcuni che non ho studiato per nulla ma che esploro vivendo. Se ho la Luna storta per motivi miei, a volte oggettivi ma non sempre, sono arrivato alla conclusione che devo aspettare il suo tramonto. Anche la Luna sorge e tramonta.
Quindi oggi mi sono visto un lungo film premiato alla mostra di Venezia di qualche edizione fa di una lentezza non facilmente accettabile, soporifero, eppure sono arrivato sino alla fine. Poi mi sono lanciato in una cosa che odio, ho stirato. Inutile rovinarsi una bella giornata facendolo, meglio scegliere una giornata come questa. Altre piccole faccende e poi sono uscito. Ho camminato, scelta sempre positiva, e mi è capitato di salutare una persona, ricevendo un sorriso. Che questo sia l’antidoto che mi serve non lo so, ma il tramonto in ogni caso prima o poi arriva.
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