Non sai quanto profuma questo Maggio, amico mio.
Le rose mi si offrono dai cancelli delle ville, si
affacciano ai muri di cinta mostrandosi senza cautela, impavide, pallide o
vermiglie, a stelo lungo o rampicante, i petali gualciti, spettinate come
zingarelle o perfettamente aperte, ormai mature, pronte a sfiorire seppure ancora
così odorose, come me orami rassegnate a mostrare di sé un bocciolo nudo e
ormai privo di attrattiva.
Ma io continuo a essere qui per te. Ad amarti di un amore
che non ha bisogno di contropartite, rassegnata al tuo silenzio, in
contemplazione di qualcosa che non capisco. Sono ostinata, lo so.(continua a leggere)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.