giovedì 28 maggio 2015

Domanda


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La domanda che mi sono fatto, e che ora faccio pure a te che mi leggi, è questa:E’ giusto valorizzare o rivalutare un’opera artistica, urbanistica o di altro genere distaccandola dalle implicazioni legate alla fede politica o religiosa non condivisibile o ritenuta sbagliata? 

La risposta non è facile, in questi momenti iconoclasti, e sembra quasi impossibile poter applicare in ogni caso o in ogni situazione lo stesso metro di giudizio, anche se mi sembrerebbe l’unica scelta possibile.


Dico: “mi sembrerebbe” perché qualche dubbio mi viene, ed il rischio di cadere nella rivalutazione nostalgica di un passato che bisogna superare esiste sempre, e vorrei evitarlo.

Il bisogno di dare il giusto valore storico a quanto è avvenuto in tempi relativamente recenti nel novecento italiano è impresa complessa, per limitare il campo solo a questo.


Vivendo in Trentino - Alto Adige mi arrivano puntuali le polemiche relative al monumento alla vittoria di Bolzano, voluto da Mussolini, costruito demolendo una precedente memoria dedicata ai Kaiserjäger austriaci caduti in guerra e definito dalla popolazione di lingua tedesca  Faschistentempel, cioè "Tempio fascista”.


Sono note, a livello nazionale, le forti polemiche relative al monumento dedicato al generale fascista Rodolfo Graziani ad Affile, e in questo caso i fatti sono molto più recenti, quindi la scelta di dedicare ora un monumento a questa persona appare, a mio avviso, discutibile.

La questione diventa più difficile tuttavia quando si tratta di giudicare, nel suo complesso, un’intera opera di rivalutazione (o ricostruzione) urbanistica, quale è quella avvenuta a Ferrara nel ventennio e conosciuta come Addizione Novecentista.



Non ho dubbi nel pensare che il periodo fascista sia stato un momento tragico per tutta l’Italia. Basterebbe semplicemente ricordare le violenze e gli omicidi che portarono al potere quel partito, l’annullamento della democrazia, le leggi fascistissime, le leggi razziali e l’entrata in guerra a fianco della Germania per chiudere il giudizio storico politico in modo definitivo.


Ma poi, oggi,  restano il Palazzo delle Poste e il Complesso Boldini, il Museo Nazionale Archeologico di Spina e la nuova Torre della Vittoria, nel Palazzo Municipale, a Ferrara, o l'acquedotto, assieme a tanti altri interventi di edilizia pubblica. Come si dovrebbero giudicare quelle opere che hanno segnato e segnano ancora adesso l’aspetto della città moderna?
                                                                                                         Silvano C.©   

( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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