martedì 26 maggio 2015

destra, sinistra o populista?


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Non è esattamente la stessa cosa difendere i valori della famiglia e negare, in contemporanea, i diritti delle persone, ritenendo che qualcuno sia malato, depravato, o una mina per la società civile semplicemente perché ama qualcuno del suo stesso sesso. Questa è una differenza tra destra e sinistra, tra reazione e progresso.

In Europa si può pensare maggiormente al bene della propria singola nazione, seguendo il proprio elettorato retrogrado ed egoista, anzi, alimentandolo a suon di slogan populisti, e magari sfruttare i vantaggi dell’unione senza volerne sostenere i costi, oppure si può cercare di continuare sul piano dell’integrazione, salvando i paesi più in difficoltà, fare fronte comune contro la speculazione finanziaria interessata a livello mondiale. Sono due strade diverse, incompatibili, e mentre la prima porterebbe lentamente a situazioni da nuovo conflitto quali i due ultimi mondiali, la seconda creerebbe una potenza in grado, se non di competere, almeno di non soccombere di fronte alle nuove realtà economiche subcontinentali che stanno crescendo, nel mondo.

Si possono accusare tutti i politici di essere casta, venduti ed intrallazzatori, attenti solo al proprio interesse, anche perché gli esempi non mancano, e sempre nuovi ne vengono alla luce. Questo si può fare, certo, ma a condizione di non scordare la responsabilità individuale del singolo cittadino non eletto, che ritiene la propria furbizia una piccola cosa. In altre parole se le strade sono sporche per tutto quanto gettato dai maleducati è colpa del governo? Se un terzo di italiani evade le tasse è colpa dell’assessore? Se io, comunque, sfrutto le conoscenze (quando sono fortunato ad averne) per mio esclusivo vantaggio, di chi è la colpa poi se chi ha meriti e capacità non viene assunto e deve andare all’estero?

I tanti derelitti, chiamati migranti, extracomunitari, abusivi, irregolari, invasori, ladri di lavoro, che cercano aiuto, in grandissima maggioranza (perché ovviamente tra di loro vi sono pure delinquenti) che colpe hanno se il nostro sistema di accoglienza è formato da italiani che li sfrutta e ruba i fondi a loro destinati, e che colpa hanno o che danni fanno in più rispetto ai nostri grandi presidenti ed amministratori di società che rubano milioni di euro per sé stessi ed i propri amici. E non è neppure colpa loro se il nostro sistema giudiziario non è in grado di colpire in modo giusto la delinquenza, offrendo troppe scappatoie e assoluta incertezza della pena.    
Ma forse, penso a volte, quelli che vanno in chiesa e sono vestiti bene sanno trarci in inganno, mentre gli immigrati sono solo sporchi e cattivi.

Non mi va di continuare, oggi… sono solo molto schifato da quello che leggo e sento, in giro, come se la colpa fosse sempre altrove, e mai in casa nostra.


                                                                                                         Silvano C.©   

( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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