Chi teorizzava la “via
alcolica al comunismo”, in tempi nei quali il comunismo c’era ancora e alcool
si scriveva con due “o” ora non so che faccia. Probabilmente continuerà a
corteggiare altre donne lasciando ignara la moglie o forse avrà figli e nipotini
e sarà diventato fedelissimo più dell’arma. O magari si sarà separato. Buona
vita!
Chissà se col tempo si cambia, o si continua a non capire nulla come da giovanissimi, quando le parole
escono senza freni, fottendo te stesso e bruciando le occasioni e le persone
che non troverai più, in modo confuso ed impacciato, tentando di imitare chi
invece ha già capito tutto e sta soltanto fingendo con te, oppure,
pietosamente, ti lascia andare per la tua strada senza uscite.
Nascere vecchi ed evitare
gli errori, pensare di essere perfetti, avere risposte e non solo domande senza
senso che nessuno capisce più. Tutte balle consolatorie, in fondo, una sorta di
autoerotismo mentale dal quale allontanarsi al più presto. E allontanarsi anche
dall’autoerotismo?
Scoprire una nuova verità,
anche se temporanea, non offre alcuna felicità, perché la consapevolezza può
solo essere tale nel dolore, nella necessità di fare cose, di aiutare qualcuno.
Non tutti, cosa impossibile, ma qualcuno. E l’impotenza di non poter aiutare chi
si vorrebbe, con tutto il cuore, per oggettiva incapacità personale o
semplicemente perché ognuno deve aiutare se stesso alimenta sensi di colpa e
estraniazione, a volte spinge alla fuga.
PS Non sai chi è Escher? Continua a farti del male http://www.mcescher.com/
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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