La pipì
Come da una
fontana lei zampilla
è gialla, trasparente e alla luce brilla,
Nasce dai succhi, dall’acqua e dai brodini
Quando sono fuori la faccio anche ai giardini.
Mi scelgo un angolino, mi calo le braghette,
Annaffio i fiorellini, riempio le vaschette.
Un’ultima goccina e poi non ce n’è più,
Mi lavo le manine e in altalena salto su!
è gialla, trasparente e alla luce brilla,
Nasce dai succhi, dall’acqua e dai brodini
Quando sono fuori la faccio anche ai giardini.
Mi scelgo un angolino, mi calo le braghette,
Annaffio i fiorellini, riempio le vaschette.
Un’ultima goccina e poi non ce n’è più,
Mi lavo le manine e in altalena salto su!
Se ti scappa e sei in giro
in posti dove non vai di solito capisci subito cosa significa essere maschio o
femmina, dal punto di vista pratico-sociale. Un uomo spesso se la cava con
poco, anche se sicuramente non in modo elegante e spesso fuorilegge,
nascondendosi un attimo dietro un angolo o un cespuglio. Per una donna tutto si
complica, e le possibilità si riducono. Non è solo un fatto di differenze
anatomiche, che ovviamente contano molto, ma è un fatto di cultura e di
tradizione.
Sono convinto che se il
mondo fosse stato governato per secoli o millenni da donne il problema non si
porrebbe, e che mille soluzioni si sarebbero trovate. Oggi avremmo un mondo
diverso, dal punto di vista dei bisogni sicuramente.
In India, dove il progresso
e il desiderio di emancipazione piena della donna lotta contro tradizioni
fortissime non c’è solo Sampat Pal Devi a lottare per i diritti delle
donne e per una maggior giustizia, ma stanno sorgendo sempre nuovi gruppi di
attivisti, come questo che si è chiamato “Right to pee”, perché nella maggioranza dei
distretti di Mumbai su
un totale di 2849 orinatoi per uomini, non ne esiste alcuno
per le donne.
in
Cina la situazione è diversa e alcuni servizi igienici attirano decisamente la
curiosità, ma capita pure che alla Beijing International Marathon 2013 le toilette pubbliche non siano sufficienti,
e gli atleti si accostino al muro della Città Proibita. Nel caso citato dal link precedente pure una
donna si unisce al gruppo, dimostrando per una volta almeno il raggiungimento di una vera parità.
Sara Deganello in un suo articolo tocca
molti punti critici legati alla presenza ed all’uso della toilette pubblica, ed
è interessante leggere il suo parere.
in
Italia ovviamente la situazione è quella che tutti conosciamo. Ad esempio a
Rovereto esiste ancora un vecchio vespasiano all’aperto, solo per uomini
ovviamente, mentre non esiste un equivalente per donne. Nei giardini pubblici
ci sono servizi igienici per tutti, ma non di rado sono inagibili. In questi
giorni ai giardini Perlasca, quelli vicini al MART, i servizi igienici sono chiusi per
vandalismo. Peccato che per colpa di pochi idioti tutti, specialmente donne ed
anziani con problemi di prostata ne debbano fare le spese.
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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