La
trovi facilmente al Bar Città, verso le dieci, dieci e mezzo di mattina. Ha
sempre un’aria sorridente, sembra invitarti a raccontare di te, non si annoia se
le dici dei tuoi guai o le racconti i tuoi sogni. Raramente resta sola a lungo,
e attorno a lei si raccolgono i soliti amici e spesso volti nuovi, ogni volta
accolti con calore, siano maschi o femmine.
Le piace parlare, ma soprattutto ascoltare, assorbe le
parole, le mette da parte, le conserva.
Chi la conosce da molti anni sa che ha avuto storie, ma
nessuno è certo della sua situazione di oggi, e probabilmente non ha un
rapporto fisso con nessuno, da un po’. Ha un’età indefinibile, sotto i 25, ma
potrebbero essere di più perché non li dimostra; è minuta, grande massa di
capelli corvini, nervosa nei gesti, molto curata nella persona, apparentemente
fragile come una ragazzina ma abile a nascondere una forza di volontà non
comune, e pure una profonda inquietudine.
Persegue in modo scientifico la conquista di chi le sta vicino,
pronta a fare proprie le emozioni altrui, a fagocitarle, assimilarle.
Impossibile non sentirsi al centro dell’attenzione quando si sta con Bernarda,
e questo crea dipendenza, che è esattamente quello che lei desidera.
Non ha problemi economici, pare, lavora poche ore al giorno
in una libreria e vive in un appartamento vicinissimo al centro, in un palazzo
signorile, ma non conosco nessuno che possa dire di averlo visitato, e lei non
ama parlare di sé o di come vive.
È frequente che venga invitata a casa di qualcuno, talvolta
a pranzo, più spesso a cena. Pure io l’ho invitata varie volte, i primi tempi,
e lei quasi sempre ha accettato. Entrava e, sia che fosse sola con me oppure in
compagnia di altri ospiti, prendeva possesso della casa, letteralmente. Chiedendo
formalmente il permesso e sorridendo guardava in ogni stanza, curiosa e
interessata. Smontava facilmente piccole bugie, come quella volta che tra le
riviste in bella vista scoprì, tra quelle di viaggi, cucina ed attualità, un
numero di Playboy, volutamente lasciato per darmi l’aria di chi si interessa a
tutto senza alcun problema. Non ho saputo spiegarle in modo convincente perché lo tenevo, e da
allora l’ho fatto sparire.
Un’altra volta, venuta con un’amica e rimaste entrambe a
pranzo da me, sono entrate assieme in bagno mentre io le sentivo ridere e
scherzare. Solo in seguito mi ha raccontato che avevano usato il mio spazzolino
da denti, dopo aver controllato come tenevo la casa ed il bagno in particolare.
Bibì è fatta così. Sa metterti al centro restandoci tuttavia
costantemente lei. Si contraddice ma non lo capisci subito. Vorresti aiutarla,
la vedi fragilissima, devi proteggerla, e lei ti lascia fare, ma sino ad un
certo punto. Se per qualche tempo la perdi di vista, lei continua la sua vita,
difficilmente ti cerca per prima. Da lontano ti capita di vederla, allacciata
ad un nuovo amico, magari conosciuto solo poche ore prima, diretta a casa di
lui, dopo aver ottenuto uno dei tanti inviti, e ripensi a quando si è
comportata allo stesso modo con te.
Sembra che il sesso non le interessi se non come argomento
di conversazione, e non raramente sono le donne che la attirano di più. Ha però
sicuramente avuto una relazione con Angela, bella e disinibita. Una volta le ho
accompagnate un pomeriggio di fine maggio in montagna, giusto per approfittare
del tempo favorevole, e mentre Bibì stava un po’ sulle sue, Angela per poco non
si è denudata per prendere il sole, restando alla fine solo con un paio di
mutandine mentre io ero un po’ imbarazzato non sapendo che fare e fingendo una
sicurezza che non avevo.
Bibì non ha gradito il comportamento dell’amica-amante, lo intuivo pure io, che certe cose non le capisco neppure se me le urlano. Tempo dopo Bibì era triste, loro due non si vedevano più. Storia finita.
Bibì non ha gradito il comportamento dell’amica-amante, lo intuivo pure io, che certe cose non le capisco neppure se me le urlano. Tempo dopo Bibì era triste, loro due non si vedevano più. Storia finita.
È generosa, con le cose. Fa regali costosi senza dar loro
importanza, e non si cura delle gelosie che a volte fa nascere. Alcuni sono
attirati dal suo modo di essere, si avvicinano, l’attirano, lei si lascia
portare, poi ci provano e restano delusi. Lei non cede, quasi mai. Ha avuto
tutto quello che voleva, conoscere una nuova vita, non desidera altro.
Sembra non aver mai dovuto subire alcuna violenza, sa
riconoscere di chi fidarsi, a istinto forse, ma più probabilmente con una
razionalità attenta ai particolari rivelatori. Evita le situazioni di pericolo,
le ore strane in giro da sola, certi luoghi, ma a volte le sono capitati
episodi particolari, quello si.
In casa di un conoscente occasionale mentre lei è seduta in
salotto e stanno parlando, lui ad un certo punto si alza e sparisce per pochi
minuti. Quando torna è completamente nudo, leggermente eccitato, e si siede di
nuovo sulla poltrona dove stava sino a poco prima come se fosse la cosa più
naturale del mondo. Lei non si scompone, accetta la situazione suo malgrado,
gli concede un po’ di soddisfazione guardandolo e, appena le è possibile, lo
saluta e va via.
In un’altra occasione deve dormire fuori casa, ed accetta di
mettersi a letto col suo ospite, a condizione che si dorma soltanto. Prima, in
bagno, vuole lavarsi perché ha viaggiato per ore e, non avendo altro, si
asciuga con un paio di pacchetti di fazzolettini di carta. Ha un pudore molto
forte, ed evita di farsi vedere nuda, quindi dorme con la biancheria intima ed
evita con abilità i timidi approcci del ragazzo. Si, sa scegliersi le persone,
Bibì, e malgrado l’apparente ed assoluta disponibilità è molto selettiva.
Le persone che non la convincono difficilmente riescono ad
isolarsi con lei, e se lei vuole rubare la loro vita lo fa solo se ci sono
altri con loro, si accontenta di una indagine meno personale. Il resto lo
intuisce, e le basta.
Bernarda, per gli amici Bibì, ha dentro una sensazione di
vuoto che vuole colmare con i sogni degli altri, con le loro speranze e la loro
energia. Forse è destinata a rimanere sola.
Il paguro bernardo (Pagurus bernhardus) è un crostaceo
decapode appartenente alla famiglia Paguridae. È chiamato più volgarmente
l'eremita. Può arrivare fino ai 40 mm di lunghezza. Ha il corpo molle e senza
il carapace protettivo; usa nuove conchiglie abbandonate ogni volta che il
corpo cresce. È uno dei paguri più grandi del Mediterraneo. È ricoperto da peli
bianco-gialli con due chele striate prive di peli. Ha grandi peduncoli oculari
con striature rosse. La colorazione dei peduncoli può variare dall'arancio al
rosso non molto acceso. La conchiglia può mostrare l'attinia Calliactis
parasitica e la spugna Suberites domuncula. Si muove
su sassi e fondali marini, trascinando la conchiglia con sé. Quando sente un
pericolo il paguro rientra nella conchiglia e ne riesce quando la situazione si
è calmata. (da Wikipedia)
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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