lunedì 25 novembre 2013

Bernarda, per gli amici Bibì


La trovi facilmente al Bar Città, verso le dieci, dieci e mezzo di mattina. Ha sempre un’aria sorridente, sembra invitarti a raccontare di te, non si annoia se le dici dei tuoi guai o le racconti i tuoi sogni. Raramente resta sola a lungo, e attorno a lei si raccolgono i soliti amici e spesso volti nuovi, ogni volta accolti con calore, siano maschi o femmine.
Le piace parlare, ma soprattutto ascoltare, assorbe le parole, le mette da parte, le conserva.
Chi la conosce da molti anni sa che ha avuto storie, ma nessuno è certo della sua situazione di oggi, e probabilmente non ha un rapporto fisso con nessuno, da un po’. Ha un’età indefinibile, sotto i 25, ma potrebbero essere di più perché non li dimostra; è minuta, grande massa di capelli corvini, nervosa nei gesti, molto curata nella persona, apparentemente fragile come una ragazzina ma abile a nascondere una forza di volontà non comune, e pure una profonda inquietudine.
Persegue in modo scientifico la conquista di chi le sta vicino, pronta a fare proprie le emozioni altrui, a fagocitarle, assimilarle. Impossibile non sentirsi al centro dell’attenzione quando si sta con Bernarda, e questo crea dipendenza, che è esattamente quello che lei desidera.
Non ha problemi economici, pare, lavora poche ore al giorno in una libreria e vive in un appartamento vicinissimo al centro, in un palazzo signorile, ma non conosco nessuno che possa dire di averlo visitato, e lei non ama parlare di sé o di come vive.
È frequente che venga invitata a casa di qualcuno, talvolta a pranzo, più spesso a cena. Pure io l’ho invitata varie volte, i primi tempi, e lei quasi sempre ha accettato. Entrava e, sia che fosse sola con me oppure in compagnia di altri ospiti, prendeva possesso della casa, letteralmente. Chiedendo formalmente il permesso e sorridendo guardava in ogni stanza, curiosa e interessata. Smontava facilmente piccole bugie, come quella volta che tra le riviste in bella vista scoprì, tra quelle di viaggi, cucina ed attualità, un numero di Playboy, volutamente lasciato per darmi l’aria di chi si interessa a tutto senza alcun problema. Non ho saputo spiegarle in modo convincente perché lo tenevo, e da allora l’ho fatto sparire.
Un’altra volta, venuta con un’amica e rimaste entrambe a pranzo da me, sono entrate assieme in bagno mentre io le sentivo ridere e scherzare. Solo in seguito mi ha raccontato che avevano usato il mio spazzolino da denti, dopo aver controllato come tenevo la casa ed il bagno in particolare.

Bibì è fatta così. Sa metterti al centro restandoci tuttavia costantemente lei. Si contraddice ma non lo capisci subito. Vorresti aiutarla, la vedi fragilissima, devi proteggerla, e lei ti lascia fare, ma sino ad un certo punto. Se per qualche tempo la perdi di vista, lei continua la sua vita, difficilmente ti cerca per prima. Da lontano ti capita di vederla, allacciata ad un nuovo amico, magari conosciuto solo poche ore prima, diretta a casa di lui, dopo aver ottenuto uno dei tanti inviti, e ripensi a quando si è comportata allo stesso modo con te.
Sembra che il sesso non le interessi se non come argomento di conversazione, e non raramente sono le donne che la attirano di più. Ha però sicuramente avuto una relazione con Angela, bella e disinibita. Una volta le ho accompagnate un pomeriggio di fine maggio in montagna, giusto per approfittare del tempo favorevole, e mentre Bibì stava un po’ sulle sue, Angela per poco non si è denudata per prendere il sole, restando alla fine solo con un paio di mutandine mentre io ero un po’ imbarazzato non sapendo che fare e fingendo una sicurezza che non avevo. 
Bibì non ha gradito il comportamento dell’amica-amante, lo intuivo pure io, che certe cose non le capisco neppure se me le urlano. Tempo dopo Bibì era triste, loro due non si vedevano più. Storia finita.

È generosa, con le cose. Fa regali costosi senza dar loro importanza, e non si cura delle gelosie che a volte fa nascere. Alcuni sono attirati dal suo modo di essere, si avvicinano, l’attirano, lei si lascia portare, poi ci provano e restano delusi. Lei non cede, quasi mai. Ha avuto tutto quello che voleva, conoscere una nuova vita, non desidera altro.

Sembra non aver mai dovuto subire alcuna violenza, sa riconoscere di chi fidarsi, a istinto forse, ma più probabilmente con una razionalità attenta ai particolari rivelatori. Evita le situazioni di pericolo, le ore strane in giro da sola, certi luoghi, ma a volte le sono capitati episodi particolari, quello si.
In casa di un conoscente occasionale mentre lei è seduta in salotto e stanno parlando, lui ad un certo punto si alza e sparisce per pochi minuti. Quando torna è completamente nudo, leggermente eccitato, e si siede di nuovo sulla poltrona dove stava sino a poco prima come se fosse la cosa più naturale del mondo. Lei non si scompone, accetta la situazione suo malgrado, gli concede un po’ di soddisfazione guardandolo e, appena le è possibile, lo saluta e va via.
In un’altra occasione deve dormire fuori casa, ed accetta di mettersi a letto col suo ospite, a condizione che si dorma soltanto. Prima, in bagno, vuole lavarsi perché ha viaggiato per ore e, non avendo altro, si asciuga con un paio di pacchetti di fazzolettini di carta. Ha un pudore molto forte, ed evita di farsi vedere nuda, quindi dorme con la biancheria intima ed evita con abilità i timidi approcci del ragazzo. Si, sa scegliersi le persone, Bibì, e malgrado l’apparente ed assoluta disponibilità è molto selettiva.
Le persone che non la convincono difficilmente riescono ad isolarsi con lei, e se lei vuole rubare la loro vita lo fa solo se ci sono altri con loro, si accontenta di una indagine meno personale. Il resto lo intuisce, e le basta.

Bernarda, per gli amici Bibì, ha dentro una sensazione di vuoto che vuole colmare con i sogni degli altri, con le loro speranze e la loro energia. Forse è destinata a rimanere sola.



                                                             
Il paguro bernardo (Pagurus bernhardus) è un crostaceo decapode appartenente alla famiglia Paguridae. È chiamato più volgarmente l'eremita. Può arrivare fino ai 40 mm di lunghezza. Ha il corpo molle e senza il carapace protettivo; usa nuove conchiglie abbandonate ogni volta che il corpo cresce. È uno dei paguri più grandi del Mediterraneo. È ricoperto da peli bianco-gialli con due chele striate prive di peli. Ha grandi peduncoli oculari con striature rosse. La colorazione dei peduncoli può variare dall'arancio al rosso non molto acceso. La conchiglia può mostrare l'attinia Calliactis parasitica e la spugna Suberites domuncula.  Si muove su sassi e fondali marini, trascinando la conchiglia con sé. Quando sente un pericolo il paguro rientra nella conchiglia e ne riesce quando la situazione si è calmata.  (da Wikipedia)


                                                                                       Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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