Evasione

Un’amica mi ha chiesto come sto. Ho risposto cose vere ma sono ugualmente stato evasivo. Ho ammesso un certo senso di malessere ma non sono sceso in particolari. La verità vera non la conosco neppure io ma è un fatto che alcune somme non mi tornino. E non serve neppure rifare i calcoli, non posso controllare tutti i parametri dell’operazione. Posso semplicemente affidarmi all’istinto che mi fa presente che spesso vengo a cercare te quando mi muovo apparentemente senza senso, o quando sono convinto di andare altrove per motivi importantissimi. E questo spiega anche perché tendenzialmente mi muovo sempre meno. Non è la curiosità del nuovo che mi manca, no, quella rimane sempre. Credo piuttosto che sia la consapevolezza inconscia che in ogni caso non ti troverò come vorrei, e che mi accontenterò di fare cose già fatte in una specie di tempo fissato, mente attorno tutto cambia e vengo superato dai fatti. Ho ritrovato un locale storico di Ferrara con altri gestori all’interno. Sono morti più di un anno fa. È molto che non vengo in effetti. Noi continuiamo come loro, è rimasto il figlio. Venivo qui già più di quarant’anni fa. Le mie condoglianze per la perdita dei suoi genitori. Ecco, non posso evadere dai miei pensieri e dalla mia ricerca. Ed ora che nessuno mi chieda perché o come mi sento. Ciao, Viz.

                                                                                                     Silvano C.©   
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